Commento Foriano, Peppe D'Ambra

Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te

LA MUNNEZZA DOVE LA METTO
È questo un dilemma di sempre più difficile soluzione
Questa mattina mentre dalla mia finestra mi apprezzavo ad inebriarmi dei profumi che la natura mi dona quotidianamente, arriva l’operatore ecologico che ogni mattina puntuale come un orologio svizzero viene a svolgere il suo lavoro e appena mi vede mi dice: Peppe D’Ambra, ci stanno scacciando dappertutto, vorrei proprio che arrivasse un commissario che prendesse una decisione definitiva e se qualcuno avrà poi ancora il coraggio di lamentarsi.

Purtroppo ha ragione alla stessa stregua di quei cittadini che devono sopportare il travaso nei pressi delle loro abitazioni. Cosa fare allora e dove mettere la spazzatura penso di averlo detto mille volte in questa rubrica, pur non avendo la bacchetta magica sono sicuro che se il problema si affronta allo stesso modo di come l’affronterebbe un Commissario Prefettizio senza guardare le esigenze di questo o quell’ amico, sicuramente di soluzioni se ne troverebbero. A Forio, in special modo, la soluzione fino ad oggi non la si è trovato soltanto perché la classe politica ha pensato più agli interessi di questo o quell’amico che all’interesse della collettività intera. La soluzione trovata in questi giorni di allocare i pestilenziali camion della N. U. nelle tre strutture sportive: campo sportivo di Panza, di Forio e Palazzetto dello Sport continuo a ritenerla la più infelice, ma i nostri amministratori sanno bene che questa decisione troverà pochissime lamentele visto che di abitazioni private, in queste location ce ne sono davvero poche. Quindi anche se la scelta è davvero aberrante passerà sotto silenzio perché sicuramente le società sportive che operano in quelle strutture, più o meno abusivamente, non avranno il coraggio di protestare e tutti saranno contenti. Soprattutto dopo che il Sindaco finalmente ha fatto aggiustare il cancello di ingresso del campo sportivo di Forio, dopo che per mesi non si è potuto aprire. Peccato solo che nel frattempo come in un qualsiasi paese del terzo mondo costringeremo i nostri figli a fare sport fra i camion della spazzatura: Evviva la Forio civile.

AUTO PRIVILEGIATE
Mentre il paese si appresta ad essere abbellito con tante fiammanti nuove strisce blu, ad eccezione di Panza dove di notte torneranno bianche, nei pressi della casa comunale appaiono strani e inusuali segnali stradali, che colpiscono l’attenzione soprattutto di tutti i foriani e non che si recano presso la sede comunale per fare gli abbonamenti o acquistare i ticket per la sosta delle loro auto. Sono sicuro che solo a Forio esiste una segnaletica di questa natura nella quale si sancisce che esistono cittadini di serie A e quelli di serie B che devono pagare anche per quelli di serie A. Certo istituire un’area di sosta gratuita per i “mezzi Comunali” ha davvero dell’incredibile. Forio è anche questo se non solo questo.

VIA FORTINO È SICURA O NO ?
È una stradina foriana importantissima soprattutto per quelli che amano camminare su lungomare che da san Francesco arriva fino a Citara, notevoli sono stati per loro i disagi per il lungo periodo in cui è stata chiusa, altrettanti notevoli sono stati i disagi per gli ospiti degli alberghi della zona di san Francesco che si volevano portare a Forio. Ebbene dopo svariati mesi di chiusura, alcune settimane fa, è stata riaperta al transito pedonale, almeno così sembra visto che sono stati eliminati gli ostacoli che non permettevano il passaggio. Ma destano davvero tante perplessità sia la permanenza dei cartelli che avvisano del pericolo che le reti rosse che delimitano la stradina, oltre alla presenza di vistosissime crepe sul muraglione di contenimento della strada sovrastante. Sarebbe opportuno che Franco Regine facesse chiarezza e dicesse a chiare lettere se per quella stradina si può passare o no, senza continuare a fare come Ponzio Pilato che si lava le mani e declinare le eventuali responsabilità con la presenza di quei cartelli di pericolo; molto probabilmente se ne frega dei pericolo che corrono i cittadini che transitano per quella stradina. Insomma Franco Regine facci sapere se per quella strada si può passare in sicurezza o no!, non te lo chiede solo Peppe D’Ambra, te lo chiedono soprattutto le centinaia di persone che vi transitano ogni giorno.

BARANO E IL TURISMO
È il comune isolano baciato di meno dalla natura per quanto riguarda le bellezze naturali, ma quelle poche che ha, grazie soprattutto ai suoi amministratori, vengono valorizzate al massimo. Basta andare a vedere come viene mantenuta la fonte di Nitrodi per farsi un’idea di ciò che dico. Ma in queste settimane a Buonopane è stata inaugurata una vera e propria opera d’arte che arricchisce notevolmente questa zona dell’isola. Nella stessa piazza esiste anche un bellissimo museo di opere d’arte scolpite nel legno dell’amico Raffaele Di Costanzo: Il Ceppo Matto, visibile tutti i giorni perché il museo insiste proprio nei pressi dell’abitazione dell’artista. Vi consiglio di andarlo a visitare per vivere le splendide sensazioni che vi trasmetteranno dei semplici pezzi di legno lavorati con pregevole maestria dall’artista. Ma torniamo allo splendido mosaico che il Sindaco Paolino Buono e l’assessore Andrea Arcamone hanno voluto con tutte le loro forze al centro della piccola piazzetta di uno dei più antichi borghi isolani. La frazione di Buonopane è conosciuta nel mondo soprattutto grazie alla classica danza della ‘N drezzata ed è per questo che hanno chiesto ad uno dei più titolati studio di ceramisti isolani un’opera degna della danza e si sono rivolti a Gianni e Gaetano della ditta Keramos, i quali hanno accettato con entusiasmo questo incarico. Dopo mesi di duro lavoro alla fine il risultato è stato davvero pregevole e meritevole di essere ammirato da più persone possibili pertanto vi invitato ad andarlo a vedere.