Commento Foriano, Peppe D'Ambra

Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te

NULLA CAMBIA NULLA SI MUOVE
I problemi sempre gli stessi aggravati dall’età che avanza
Ci avviciniamo velocemente alla nuova stagione turistica e a Forio si rivivono gli stessi drammi delle passate stagioni, nulla cambia nulla si muove in positivo; aumentano viceversa i fatti negativi che rendono Forio sempre più invivibile.

L’unica cosa positiva è che sembrano scomparsi i giovani e validi professionisti della politica foriana che mandati a gestire le sorti del paese gironzolavano per le strade del paese con il telefonino attaccato alle orecchie. Si dice che siano troppo impegnati a rispondere alle contestazioni della Corte dei ti che sta chiedendo la restituzione di ingenti somme non solo ai dirigenti ma anche a qualcuno di loro. Insomma preferiscono restare chiusi nelle stanze dorate del municipio a ricevere i loro clienti, nel frattempo il paese continua a morire.

SPAZZATURA NELLE STRUTTURE SPORTIVE
Dopo aver tenuto i camion puzzolenti parcheggiati sullo splendido lungomare che da Forio porta a Citara , appestando l’aria che tantissime persone respiravano durante le loro passeggiate; il nostro Sindaco non ha trovato di meglio che far vivere un vero incubo alle nuove generazioni foriane che si dedicano all’attività motoria. Infatti la nuova location degli ingombranti e puzzolenti camion indovinate qual è: le tre strutture sportive foriane frequentate quotidianamente da centinaia e centinaia di giovani figli di Forio. Nel pomeriggio di ieri mi sono portato nel palazzetto e mentre i bambini praticavano lo sport, i loro genitori invece di andare a chiedere ragione ai loro referenti politici della scandalosa situazione all’ingresso del palazzetto, beatamente chiacchieravano sugli spalti in attesa della fine dell’esercitazione sportiva dei loro figli. Non ho parole e non so chi fa più schifo, se gli amministratori o i genitori di quei bambini a cui viene fatta respirare un’aria così pestilenziale.

IGNORANO ANCHE IL NOME DEL LORO PAESE
Passi che l’amico Giacometti che si è dimostrato, negli anni, sempre disponibile a prestare la sua opera gratuita per rendere più bello il suo paese di adozione, che scriva sui suoi striscioni Forio d’Ischia; ma sicuramente non è concepibile che ancora oggi e nonostante le ripetute segnalazioni, i nostri amministratori non conoscano ancora l’esatta denominazione del proprio paese; infatti continuano a scrivere sui loro atti e, fatto ancora più grave, sulle pubblicità, Forio d’Ischia invece che Forio. L’unico Comune isolano che può fregiarsi del “titolo” d’Ischia è Barano che appunto si chiama Barano d’Ischia; gli altri Comuni isolani si chiamano, Lacco Ameno, Casamicciola Terme, Ischia, Serrara Fontana. Può sembrare una sciocchezza, che lo è ripeto se la fa Giacometti, ma che diventa fatto grande quando la dicitura viene messa addirittura all’arrivo degli aliscafi sul porto di Forio. Anche questa è cultura e se i nostri avi hanno scelto di togliere dal nome del proprio Comune la dicitura d’Ischia una ragione pure la dovevano avere. Spero tanto che l’amico storico avv. Nino d’Ambra faccia sentire la sua voce su questo argomento.

DEGRADO PIETRE ROSSE
L’investimento è stato cospicuo e a dire il vero i risultati sono anche godibili, quello che vanifica tutto è l’abbandono in cui viene lasciato il piazzale delle Pietre Rosse, divenuto una vera e propria piazza, dove sarebbe davvero piacevole aspettare il tramonto per godere spettacoli naturali davvero unici al mondo. Tutto ciò non è possibile per l’insopportabile fetore proveniente dal sottostante sistema di pompaggio delle fogne e che a detta di alcuni tecnici sarebbe facilmente eliminabile con la creazione di un sistema di sinofanaggio. Perché questo non venga fatto non ci è dato sapere, anche perché il relativo costo è davvero irrisorio ed è forse proprio questo l’ostacolo più difficile da superare. Un’altra vergogna è rappresentata dalle lamiere arrugginite messe in evidenza dalla foto a lato. Sono anni e anni che fanno bella mostra di se e mentre vanno giù le abitazioni della povera gente, questo sindaco forte con i deboli e sempre più debole con i forti non trova il tempo di eliminare questa sconcezza. Che si deve aspettare l’intervento della Magistratura, per poi poter dire è colpa di quel cattivone di De Chiara?

MATTONELLE E NUMERI CIVICI
Come ampiamente preannunciato in questa rubrica, stanno girando per le strade del paese alcuni giovani che stanno facendo, almeno così dicono, un sopralluogo per verificare la possibilità della posa delle mattonelle che gli amministratori foriani, facendo pagare il conto ai foriani, hanno deciso di mettere in occasione del prossimo censimento. Per questo hanno dato incarico ad una ditta del napoletano e alla modica spesa di 26 euro vorrebbero mettere sulla proprietà privata le loro mattonelle d’oro. Perché contattato un artigiano locale, ha subito chiesto se su queste mattonelle fossero state previste “cap d’angelo” per l’esoso costo. A prescindere da ciò io continuo a ritenere davvero vergognoso che si possano gestire le risorse economiche della gente in questo modo e già da ora faccio presente che quando verranno fuori casa mia si dovranno far accompagnare dalle forze armate perché chiunque si permetterà di mettere un chiodo sulla mia proprietà senza il mio consesso verrà preso a bastonate. All’uopo già mi sono premunito di un nodoso bastone di castagno che lascio dietro il mio cancello. Non permetterò a nessuno di abbruttire la mia proprietà, scelgo personalmente e secondo i miei gusti cosa fare e mettere sulla mia proprietà. Invito tutti i foriani a fare altrettanto.