Una bomba a cielo aperto tra le case |
LaccoNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Domenica 08 Giugno 2008 23:39 | |||
Bomba batteriologica in via Pannella a Lacco Ameno Una fogna a cielo aperto tra le case La strada che collega il centro cittadino con la 167 degna prosecuzione della discarica creata in quel quartiere. La zona a ridosso degl'insediamenti urbani è un letamaio. I residenti insorgono: c'è una puzza insopportabile, il "quartiere" è in condizioni igieniche precarie, siamo costretti a vivere reclusi con il continuo sverso di liquami. Bilancio fallimentare, a quanto pare, per la giunta che fino ad ora ha governato il paese. Se il biglietto da visita di una località con velleità turistiche, come di una qualsiasi altra città che si possa definire tale, sono le periferie, quelle lacchesi non depongono a favore dell'azione amministrativa degli ultimi anni. La denuncia arriva dai cittadini di via Pannella ammorbati dal continuo deflusso di acque fognarie, liquami e via vai di camion e mezzi per lo sversamento dei rifiuti e dal tanfo incredibile emanato dai cumuli d'immondizia lasciati incustoditi ed in avanzato stato di decomposizione lungo il piazzale dinanzi al Catalano che sovrasta per l’appunto il collegamento viario che conduce alle abitazioni del quartiere in questione, via Pannella, appunto. Ma le proteste dei cittadini sono molte altre, tutte legate allo stato d’igiene precaria "Inquinamento ambientale " denunciano gli abitanti. Le istanze raccolte dai cittadini e regolarmente presentate agli organi di governo comunale, nell'ultimo periodo di attività amministrativa, sono molteplici, tutte però senza risposta."Negli ultimi quattro anni - spiega Dorio Salvatore che risiede in zona da molto tempo- gli amministratori hanno fatto "orecchie da mercante", ma ora la situazione è paradossale. Il parcheggio pubblico del Patalano Gradone come l'intera zona dalla Pannella alla 167 sono in un totale stato di abbandono e di degrado. Non si è mai vista la presenza di un solo vigile urbano, solo operatori della nettezza urbana e addetti alla raccolta differenziata. La macchina amministrativa funziona, secondo il mio modesto ed insignificante parere, in malo modo. Noi "poveri" cittadini siamo vittime inermi di una deprecabile collezione di discariche.- continua ancora sconsolato il signor Dorio. - Siamo costretti a vivere in una discarica a cielo aperto, tra cessi, poltrone e liquami putridi ed una fogna maleodorante che sversa continuamente “merda”. Non ho parole per esprimere ulteriormente la mia rabbia e la mia indignazione, so solo dire: Vergogna, vergogna... vergogna!"- Commenta amaramente il Dorio. A questo punto verrebbe da chiedersi, ma l’amministrazione locale non si è accorta di questa bomba batteriologica che praticamente gli sta sulla testa? E poi alla luce dei fatti, l’azienda che gestisce il settore rifiuti in quel di Lacco ameno è in possesso di tutti i regolari premessi per svolgere la sua attività nella zona della 167? Perché le immondizie vengono accumulate al suolo senza prevedere un debito contenitore che ne limiti l'ingombro ed eviti il fastidioso olezzo che ne deriva? L'uso del parcheggio, come nucleo e deposito dei materiali da discarica è forse illecito? « Io non ho una risposta per queste domande.- interviene il signor Dorio che possiede l’abitazione in via Pannella - La nostra è una situazione a dir poco sconcertante. Alla 167 i rifiuti vengono depositati, ma non raccolti ed ho il timore che tutto quello schifo venga a finire nella fognatura che passa sotto la strada e vicino casa mia tanto da provocare questo puzzo irresistibile che ci costringe a stare reclusi in casa. Certo questa è una situazione grave e pericolosa anche per la nostra salute. C'è il rischio d'infezioni cutanee e respiratorie, si tratta pur sempre di rifiuti o di liquami che scorrono in questa fogna a cielo aperto, con alto indice di tossicità. Qualcuno dovrebbe farsi carico di questa situazione, deve pur esserci un responsabile in seno ai nostri organi amministrativi. Sembra quasi che un nostro diritto ci sia concesso come un favore, se si ha la fortuna di riceverlo... bene! Altrimenti bisogna accontentarsi di un cortese: presenti apposita domanda e gli enti o gli uffici preposti le forniranno una risposta. Ma quante domande bisogna presentare? Sembra quasi che vogliano prenderci in giro. L’altro ieri in comune l’attuale comandante dei Vigili Rumolo mi ha detto che avrebbe provveduto ma fin’ora niente!» . L'aumento dell'inquinamento, il progresso degli agenti allergizzanti e il crescente sviluppo di condizioni igieniche precarie: questi i componenti di un cocktail micidiale che "avvelena" i cittadini e fa da movente alle loro richieste. Gli abitanti di via Pannella esigono un interlocutore disposto a dare voce alle loro proteste, che sia in grado di fornire risposte chiare ed esaurienti senza ulteriori ed inconcludenti tempi d'attesa. Qualcuno che trovi una soluzione, insomma. "L'igiene diffusa, la sicurezza per gli utenti dei servizi resi, nonché la qualità dell'ambiente e della vita non sono argomenti di polemica politica fine a se stessa, né possono essere trattate come materie riservate agli addetti ai lavori, lasciando ai cittadini il ruolo passivo di semplici spettatori."- Recita uno dei documenti redatti dai responsabili del Progetto Integrato a Tutela dei Diritti. L’opposizione lacchese che sembra volersi far carico del problema ha altresì evidenziato che « il problema è gravissimo! È giunto il momento di rendersi conto che il paese non è solo davanti a talune attività ricettive, ma va oltre ed anzi c’è di più oltre agli alberghi, c’è gente che ha investito e vive di quegli investimenti fatti a Lacco Ameno, ma anche che semplicemente vorrebbe condurre un esistenza dignitosa visti gli sforzi contributivi profusi. Invitiamo pertanto anche molti opinionisti di stampa a farsi un giro per Lacco Ameno non soffermandosi solo a prendere il caffè alla Battigia!».
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:56 |