Italia: La nipote del duce
Alessandra Mussolini, figlia di Maria Scicolone, sorella minore di Sophia Loren, e di Romano Mussolini, quarto figlio di Benito ed apprezzato e famoso pianista jazz, è nata a Roma nel 1962. Laureata alla Sapienza (incredibile ma vero) in Medicina e Chirurgia, è sposata dal 1989 con Mauro Florani ed è madre di tre figli: Caterina, Clarissa e Romano. Nei primi anni ottanta, prima di scoprire il cognome che aveva e l’opportunità di metterlo a frutto, è stata attrice, fotomodella e cantante.
A dieci anni, nel 1972, partecipò al film “Bianco, rosso e…” ed al film per la TV “Il caso Pupetta Maresca”. Dopo aver recitato, quattordicenne, nel film di Ettore Scola “Una giornata particolare” e condotto con Pippo Baudo “Domenica In”, edizione 1981/82, fu scelta da Alberto Sordi per la parte di Donatella nel film “Il Tassinaro”, che vide, tra gli altri, la partecipazione di un attore sui generis: Giulio Andreotti nella parte di se stesso. Dal 1984 al 1990 recitò in “Qualcosa di biondo”, al fianco della mitica zia Sophia e del cugino Edoardo Ponti, “The Assisi Undreground”, “Rimini Rimini”, “Noi uomini duri”, “Non scommettere mai con il cielo”, “La pattuglia nel deserto” e ad alcuni film per il piccolo schermo: “Ferragosto O.K.”, “Vincere per vincere”, “Sabato, domenica e lunedì”, regia di Lina Wertmuller, protagonisti Sophia Loren, di cui interpretava la figlia, Luca De Filippo e Luciano De Crescenzo: questo film del 1990, segna l’addio alla carriera artistica di Alessandra Mussolini. E’ stata anche cantante (l’album, “Amore”, è stato distribuito solo in Giappone) e doppiatrice in un episodio della fortunata serie di cartoni animati “I Simpson”. Inizia la carriera politica nel 1992 (1), quando, ancora studentessa di Medicina a Roma, diventa deputato del Movimento Sociale Italiano, eletta nel collegio Napoli1 ed addirittura, nel 1993, sfida Antonio Bassolino all’elezione a Sindaco di Napoli: è sconfitta al ballottaggio ottenendo un lusinghiero 44,4% di consensi. Pur favorevole all’alleanza politica con Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi, fu contraria allo scioglimento del MSI ed alla trasformazione dello stesso in Alleanza Nazionale decretata dalla “svolta di Fiuggi” di Gianfranco Fini: ciò nonostante, anche se con spirito critico, rimase in AN nelle cui fila fu rieletta alla Camera nel 1996. La rottura con Fini avviene nel 2003 quando questi, visitando Israele, rende omaggio all’Olocausto e chiede scusa agli Ebrei per le leggi razziali emanate dal governo fascista nel 1938 affermando, nel contempo, che «il fascismo è stato il male assoluto del XX secolo»: quest’affermazione, per la nipote del Duce, è stato l’episodio scatenante che ha evidenziato, ancora di più, la sua distanza da quello che era stato il più importante partito di destra che, con la guida di Gianfranco Fini, sembrava avere rinnegato le proprie origini. Lasciata Alleanza Nazionale, fonda un partito di estrema destra, Libertà di Azione (attuale “Azione Sociale”), che, con altri elementi dell’estremismo di destra, confluisce in Alternativa Sociale. Le elezioni europee del 2004 le permettono di diventare parlamentare europeo e ricoprire incarichi in commissioni importanti e delicate, come quelle per le libertà civili e la giustizia. Eletta al Consiglio Provinciale di Latina nel 2004, partecipa alle elezioni regionali del Lazio del 2005: nel corso della campagna elettorale è fatta oggetto di “attenzioni” di tipo spionistico da parte del suo avversario, ex compagno di partito, Francesco Storace (il “Laziogate”), che costringe quest’ultimo alle dimissioni dal governo. Alle elezioni politiche del 2006 Alternativa Sociale si allea con la Casa delle Libertà, nuovo soggetto politico berlusconiano che sostituisce Forza Italia ma non riesce a superare la soglia minima per la rielezione in Parlamento, cosa che avviene nel 2008, dopo la candidatura nelle fila del PDL. Ancora nel 2010 diventa consigliere regionale della Campania ma opta per lo scranno di deputato. Alle ultime elezioni politiche di febbraio 2013 è eletta al Senato con il Popolo delle Libertà: attualmente ricopre la carica di Segretario del Senato della Repubblica in quota PDL. Assieme a Daniela Santanchè e ad altre fedelissime fa parte del gruppo d’assalto femminile di Silvio Berlusconi ed è molto spesso ospite di programmi televisivi dove discetta di politica e parapolitica, passando agevolmente da “Porta a Porta” di Bruno Vespa a “Pomeriggio Cinque” di Barbara D’Urso a “La vita in diretta” di Mara Venier. Spesso protagonista di gesti plateali, anche molto discutibili e di dubbio gusto, ha indossato alla Camera riunita in seduta congiunta per l’elezione dell’ultimo Presidente della Repubblica una maglietta anti Prodi, candidato dal Partito Democratico a ricoprire l’alto incarico, inaspettatamente affondato dai suoi stessi compagni di partito, che proponendolo all’unanimità, gli hanno fatto poi mancare 101 voti ad opera di “franchi tiratori”, tuttora rimasti nell’ombra. Infiniti gli episodi che l’hanno vista protagonista di baruffe verbali, condite costantemente da epiteti e parolacce in vernacolo, fino allo scontro fisico durante una puntata di “Porta a Porta” del 2001 con Katia Bellillo, eletta nei Comunisti Italiani, all’epoca Ministro per le Pari Opportunità. In una trasmissione dedicata alle molestie sulle donne, infastidita perché continuamente interrotta dalla focosa esponente del PDL, la Bellillo affermò che una Mussolini non avrebbe dovuto avere neanche il diritto di parlare, ricordandole che i rispettivi avi avevano combattuto su fronti opposti: i suoi per la libertà, quelli della Mussolini per la tirannide. Dopo altre baruffe verbali, la Bellillo si alzò, avanzando minacciosa verso Alessandra che, avutala a tiro, le sferrò un calcio ricevendo in risposta un microfono lanciatole addosso dall’infuriato ministro. Sempre a “Porta a Porta”, nel 2006, si verificò un nuovo scontro, stavolta con Vladimir Luxuria, nei confronti del quale, con il suo solito linguaggio elegante, rivendicò il suo essere fascista rispetto ad uno che «si veste da donna e crede di poter dire tutto quello che vuole: meglio fascista che frocio». Dal 2006 ad oggi, sono stati ancora molti gli episodi che l’hanno vista, vulcanica protagonista, di numerosi scontri con politici, giornalisti e gente comune. Il carattere grintoso e la forte personalità fanno prevedere che la Mussolini resterà alla ribalta ancora a lungo, a dimostrazione del fatto che la sua carriera avrebbe dovuto svolgersi nel mondo dello spettacolo piuttosto che nella politica. (1): Per l’inizio della carriera politica di Alessandra Mussolini, con relativi risvolti erotici, invito il lettore a consultare “Un eroe dimenticato da non dimenticare” (consultabile in rete) che ha una parte a lei dedicata. Achille della Ragione
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