Si impedisce il dibattito: cui prodest ? sul comune unico: ci vuole chiarezza ! |
ForioNews - Cronaca | |||
Scritto da Associazione Il Volo | |||
Martedì 21 Dicembre 2010 19:31 | |||
Si impedisce il dibattito: cui prodest ? sul comune unico: ci vuole chiarezza ! Ignazio Castagliuolo - Pres - IL VOLO - istituire il Comune Unico per l’isola d’Ischia non è una semplice, banale operazione tecnico-ammnistrativo: è il regresso di un modello sociale sotto spinte economiciste che hanno snaturato e impoverito la Politica. La Politica, da decenni oramai, non riesce più a creare le condizioni di ricchezza della società! E l’isola d’Ischia da decenni non cresce: la conseguenza è sempre maggiore ingiustizia e assenza di mobilità sociale. In Italia come ad Ischia siamo passati, con una sorta di rivoluzione bianca, di nuovo ad una società di “STATUS”, ad un feudalesimo moderno, alla società dei “figli di…”, dove i cittadini sono tenuti ai margini della società: dal diritto di partecipare alle scelte, al diritto di fare impresa, al diritto di far valere in una giusta società libera il proprio saper pensare o saper fare. Abbiamo una società civile sotto pressione: la mia idea di sviluppo è al contrario liberare le energie di cui l’isola e l’Italia sono piene, non certo negare opportunità per continuare una politica di sepolcri imbiancati, luminosi fuori e verminosi dentro. Di seguito l’intervento de “IL VOLO” a firma del Pres. Ignazio Castagliuolo Forio,16 dicembre 2010 un referendum viene indetto qualora esista una manifesta volontà popolare che la Regione Campania oggi vuole almeno espressa dai Consigli Comunali, secondo il legittimo criterio di rappresentanza democratica, seppure indiretta, dato che non sembra siano state depositate presso I^ Commissione Regionale Permanente Affari Istituzionali alcuna petzione popolare; un referendum, avendo dei costi alti in termini di impegno economico e politico, è una scelta seria, oggi serissima, per il delicato momento e l’assenza della classe politica in generale dai reali problemi che stanno soffocando la società isolana anche attraverso la prepotente invasione di poteri lobbisitici all’nterno di spazi istituzionali propri della politica e dell’interesse comune (edilizia sostenibile, abbattimenti, inquinamento, crisi del prodotto turistico, crisi occupazionale, costo della vita etc.); l’istituto referendario impone, ab origine, politicamente: la chiarezza del quesito, la correttezza e la chiarezza della informazione, ma anche la necessaria e dovuta regolarità di metodo e conformità alle regole giuridiche e di onestà intelletuale; l’istituzione di un Comune Unico d’Ischia è di fatto una modifica del modello sociale, già inadeguato e dispari, assecondando spinte ecomiciste tendenti ad annullare la partecipazione, l’autonomia, l’apertura all’idea di un libero mercato, le opportunità sostenibili; più ampiamente, di fatto la scelta è tra una società basato su di una economia da manuale, di stampo anglosassone (abbassamento dei diritti, decurtazione delle retribuzioni, abbattimento del weelfare etc.), rispetto ad un modello sociale, quale ad es. quello tedesco, basato su di una politica da manuale (tutela delle autonomie, partecipazione alla creazione della società, apertura al libero mercato, investimento sulla specializzazione, tutela e valorizzazione delle opportunità sostenibili, riforme strutturali a breve, medio e lungo termine non finalizzate alla tutela di privilegi e/o posizioni monopolitistihe etc.) in generale in Italia, negli ultimi 20 anni, qualsiasi riforma importante, ha significato l’abbassamento dei diritti, l’annullamento dei doveri civili, l’innalzamento del costo della vita e l’abbassamento delle retribuzioni di tutte i singoli settori della società, determinando di fatto la restaurazione di una obsoleta società di “status”, con l’indebolimento sistematico anche della classe media, vittime di un’idea di società e d’impresa vecchia e disusata che, per concorrere con il modello asiatico, ne vuole assumere paradossalmete addirittura le caratteristiche peggiori affinchè tutto cambi da un lato per niente cambiare dall’altro, nella tutela di privlegi di pochi fatti passare come i diritti di tutti; rilevato pertanto che di contro il Consiglio Comunale di Forio, deve assolvere concretamente, fattivamente, efficacemente, efficientemente al proprio dovere di rappresentanza istituzionale dei cittadini; chiede se il Comune di Forio abbia mai acquisito al proprio protocollo la richiesta da parte della I^ Commissione Regionale Permanente Affari Istituzionali della Campania, 23 settembre 2010, avente ad oggetto: parere ex L.Reg. 29/10/74, n.54, art. 8; se I^ Commissione Regionale Permanente Affari Istituzionali della Campania abbia mai acquisito una petizione di cittadini elettori iscritti nelle liste elettorali dei Comuni di Barano, Casamicciola, Forio, Lacco Ameno, Ischia, Serrara Fontana; se la Del. nr 38 del 17/11/2010 del Consiglio Comunale sia da ritenersi ex lege valevole ai fini dell’indizione del refereundum di che trattasi. IL VOLO Via C. Lavitrano P.zza SS. Immacolata I^ Commissione Regionale Permanente Affari Istituzionali della Campania Al Sindaco di Forio Loro sedi
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Ultimo aggiornamento Martedì 21 Dicembre 2010 19:32 |