Una lettera che non pretende scuse (quelle le lasciamo senza rimpianto ai VIP), ma azioni concrete e pragmatiche Lettera aperta al Sindaco di Forio Che, naturalmente, resterà senza risposta. Ma, almeno, il tentativo c’è. Anche perché la saggezza popolare dice: “Domandare è lecito e rispondere è cortesia”. Ne deriva che chi non risponde…
Egregio Sindaco, è trascorso ormai un anno e mezzo da quando mi sono (giocoforza) trasferita a Forio. Mi incuriosiva molto conoscere “dal di dentro” una realtà che avevo sempre esperito in “trasferta”, con qualche sporadica toccata e fuga riguardo ai servizi comunali e all’organizzazione in generale. Provenendo da Ischia Porto, i punti in comune di questi due Comuni (mi si perdoni il gioco di parole) erano davvero tanti: entrambi a forte vocazione turistica, con un passato di turismo peraltro anche culturalmente illustre, entrambi dotati di molte spiagge, del porto (con tutto ciò che socialmente ne deriva a livello di scambi, non solo commerciali, ma anche sociali e culturali), di musei e luoghi di forte interesse storico e artistico come di tantissimi alberghi e tutto quanto ruota intorno al turismo, entrambi con le due maggiori estensioni territoriali dell’isola… Insomma, le aspettative erano positive. La connessione ADSL Ben presto però ho dovuto fare i conti con una delusione, dapprima strisciante, poi sempre più manifesta. Parto dal già pubblicato, SCANDALOSO problema del Digital Divide, che, tradotto in termini pratici, significa non poter avere la connessione ADSL e subire oltretutto – come molti altri abitanti della zona – un guasto telefonico all’incirca ogni 10 giorni: in questo caso la responsabilità non è direttamente del Comune di Forio, bensì della scellerata politica della Telecom. Lo è però indirettamente, poiché, essendo questo grave problema non limitato unicamente alla mia zona di residenza, Via Spadara, ma esteso invece a molte altre aree del territorio, e ben noto ai foriani, il Comune potrebbe PUBBLICAMENTE e UFFICIALMENTE trasmettere alla Telecom le proprie rimostranze e chiedere una presa di posizione ufficiale per i gravi danni economici, sociali e culturali che subiscono i suoi cittadini, privati senza alcuna colpa di un diritto sacrosanto. Una protesta da parte di un’Amministrazione comunale avrebbe un peso ed una valenza molto più forti, come tanti casi di altri sindaci e giunte hanno dimostrato, poiché innescherebbe una serie di meccanismi di diffusione del problema sui vari mass media ed esigerebbe quindi una risposta ufficiale da parte di Telecom. Fantascienza pura da parte di una cittadina che stupidamente vorrebbe ancora credere che chi amministra un bene pubblico, in questo caso un Comune, dovrebbe sentirsi al servizio appunto del bene pubblico e quindi dei suoi cittadini. Il servizio postale Passiamo ora ad un’altra grave carenza del Comune di Forio: il servizio postale. Fino a qualche mese fa, la posta arrivava sì con ritardo (media di ricezione della Posta Prioritaria: 12-14 giorni…!), ma pensavo che si trattasse dell’incancrenito ritardo generalizzato delle Poste Italiane, fino a dover invece prendere atto, da qualche mese a questa parte, che la posta non viene proprio più consegnata. E, ulteriore paradosso, andarla a ritirare presso l’ufficio postale è impresa assai ricca di incognite, giacché lo scalcinato ufficio è legittimamente preso d’assalto dai cittadini che protestano per le gravissime conseguenze derivanti dalla ingiustificabile sospensione del servizio. Anche qui un sacrosanto diritto calpestato, a prescindere dalle ragioni a monte del disservizio. La raccolta dei rifiuti Inizialmente Forio aveva l’aria di essere all’avanguardia rispetto a buona parte degli altri comuni isolani: l’appalto concesso alla “mitologica” Pegaso SpA prometteva davvero bene, almeno a livello di immagine e considerati i costi corrispondenti all’incirca al doppio del Comune di Ischia. Sacchetti di colore diverso, ciascuno deputato alla raccolta differenziata di un determinato tipo di rifiuti, dettagliate e precisissime istruzioni sulle modalità di raccolta, sulla classificazione dei rifiuti, peraltro stampate su un volantino distribuito a tutti gli utenti, orari e giorni precisi di deposito e di raccolta di ogni categoria… Quando ho visionato questo materiale mi sono detta: “Ehi, finalmente un’Amministrazione sull’isola che ha capito l’importanza fondamentale della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Magari presto si riuscirà ad estendere questa visione lungimirante agli altri Comuni e si comincerà seriamente a curare una delle piaghe più purulente della ridente (?) Ischia…”. OK, non è un reato sognare, ma in queste circostanze è perlomeno sciocco. Chi vive a Forio sa bene che troppe volte i rifiuti vengono lasciati a marcire a bordo strada (in molti punti del Comune non ci sono mica i cassonetti) nei loro variopinti sacchetti, diventando spesso meta di visitatori a quattro zampe. Le strade Un manto stradale in gran parte disastroso. Da quando tutta l’area di Monterone è diventata temporaneamente a senso unico per i lavori in corso da alcuni mesi, Via Spinavola, divenuta anch’essa a senso unico (tranne che nel tratto più in basso), è parecchio trafficata, ma non solo non si vede mai un vigile che faccia rispettare il senso unico (ovviamente ignorato da tutti, con conseguenti intasamenti e blocchi), bensì si possono “intensamente” apprezzare le numerose buche, i dislivelli e le crepe del manto stradale, che raggiungono il loro apice quando, in caso di pioggia, vengono nascosti dall’acqua, trasformandosi in micidiali trappole per tutti noi. Anche il tratto del Cuotto è insopportabilmente rovinato e le transenne – che solo in pochi punti vengono poste e che restano lì per giorni e giorni, senza che nessuno si curi di fare il proprio dovere e di restituire alla strada un assetto carrabile – assumono sempre più il significato di una beffa senza fine. La spiaggia di San Francesco Qui le foto parlano da sole ed esprimono concetti inequivocabili. Egregio Sindaco, tra un paio di mesi comincerà una nuova stagione turistica. Con la sua notevole capacità ricettiva, Forio accoglie ogni anno decine di migliaia di Ospiti. Tra questi ci sono anche giornalisti, scrittori, politici e imprenditori di varie nazionalità, persone, insomma, che hanno un grande potere di comunicazione: se questo è ciò che siamo in grado di offrire loro, possiamo poi meravigliarci se veniamo ignorati dai grandi convegni turistici e termali che invece dovrebbero vederci protagonisti, se perdiamo importanti appuntamenti di promozione e marketing e se il nostro potere d’acquisto/capacità attrattiva a livello internazionale sono pari a quelli di una comparsa in un kolossal ?
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