Casamicciola è tempo di agire ! |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Giovedì 19 Novembre 2009 07:58 | |||
Casamicciola è tempo di agire ! Lentamente si torna ala quotidianità. In municipio ben 12 ore di riunione e tavoli tecnici per discutere le cifre da stanziare, i lavori da eseguire e rassicurare la popolazione. Sono intervenuti ai vari incontri i sindaci, L’Arpac, la Prefettura, la regione e la provincia. Ancora una giornata di convulsa attività e di polemiche a Casamicciola Terme, dove alla lenta azione degli operai e dei volontari di protezione civile dei pompieri e di molte ditte private si contrappone la preoccupazione e la tensione di molti cittadini che con forza stano manifestando agli amministratori il loro attuale stato di disagio . Molteplici e disparte le richieste fatte. Su tutte l’esigenza di avere certezza di ciò che si sta facendo e dei tempi con cui tutto terminerà. Ovviamente i cittadini sentono l’esigenza di avere certezza della giusto impiego dei fondi devoluti sin’ora e delle risorse che sentono dire giungeranno. Così per tutta la giornata di ieri mentre in strada si spalava riuscendo a togliere una buona parte degli accumuli di fango e terra da Via Mortito, passando per cava Pozzillo, via Ombrasco e finendo al Vallone Sinigallia. In municipio si discuteva relazionando sugli intenti di Regione, Provincia, Comuni Isolani, Protezione Civile, ARPAC e Prefettura dinanzi ad un nutrito gruppo di cittadini e ai rappresentanti della costituita associazione per la solidarietà al paese. Sono intervenuti tutti i sindaci dell’isola d’Ischia, L’UDC Campano con Alfano e Iacolare il PDL con De Siano, entrambi i gruppi hanno interpellanza per ulteriori interventi. Sono giunti poi L’ARPAC con Volpicelli e Scarponi, la prefettura con Mona. La regione Campania con Carmine Esposito e Guglielmo Allodi. Gli Interventi di ieri sul campo Via Mortito: I rocciatori della Dolomiti rocce dopo le verifiche di domenica si sono messi all’opera e calandosi dalla Molara nella area del Tabor hanno cominciato a rimuovere gli alberi rimasti in bilico ed il terreno a rischio frana da sotto i pompieri hanno quasi terminato di portar via il terreno franato giù e già nei prossimi giorni man mano che l’interveto andrà avanti gli abitanti potranno rientrare nelle case ritenute non a rischio. Per la definitiva messa in sicurezza della montagna si stanno progettando opere di contenimento che vanno dalle reti alle palizzate. L’importante è ora rimuovere lo stato di pericolo e far rientrare gli sfollati. Per quanto riguarda i danni ad un canale che raccoglie gli scoli dell’abitato che sovrasta la zona franata, danneggiatosi in seguito al passaggio dei mezzi di soccorso già oggi è previsto il ripristino del canale che riprenderà ad immettersi nel sistema fognario senza crare ulteriori allarmi su possibili intasamenti e tracimazione del materiale sulal collina già compromessa. Zona Porto e corso Luigi Manzi Su istanza del cittadino Oreste Barr oggi si valuterà un intervento per ripulire i sistemi fognaria a valle sul corso luigi Manzi che ha causa del livello della pavimentazione sulle banchine troppo alto non è defluito. Oggi si potrebbero creare delle feritoie per liberare i canali. La stataleLa statale chiusa per motivi di sicurezza e per esigenze di movimento dei mezzi di soccorso, con il diminuire di tali esigenze si sta lentamente liberando. A breve potrà essere riaperta. E quando giovedì si ritornerà a scuola si è previsto l’impiego di navette dell’EAV per evitare l’eccessivo traffico di auto e motorini diretti verso gli istituti scolastici. Intanto è stata ripristinata la pubblica illuminazione. Ordinanza Siglato l’accordo di reciprocità di tutte le isole del Golfo Tutte le isole del Golfo hanno siglato oggi un accordo di reciprocità. Sarà Anacapri il comune capofila. L’accordo è per e funzionamento e partenariato istituzionale locale e la realizzazione dei progetti di sviluppo territoriale. Si tratta degli accordi di reciprocità PAR FAS 2007-2013 per 70mila €. Ci saranno 9 progetti singoli ed uno complessivo e comune a tutte le isole. Approvvigionamento idrico nelle zone alluvionate Le condotte sono saltate in seguito all’evento del 10 novembre scorso. L’Evi nel corso dei sopraluoghi fatti ha stimato che per ripristinare le condotte e gli impianti serviranno all’incirca 1 milione di euro Le risposte alle molteplici istanze dei cittadini Gli interventi urgenti. Risarcimenti Si è appreso oggi nel corso dei tavoli tecnici che la regione prevede capitolati a parte per il risarcimento delle attività commerciali e dei cittadini che hanno avuto danni ai veicoli. Sono già stati incaricati due tecnici del comune. Di Noto ed Impagliazzo che stano facendo una ricognizione delle attività commerciali e delle abitazioni. Sono già disponibili modelli prestampati da compilare che saranno consegnati ai richiedenti presso l’ufficio tecnico comunale previa richiesta all’attenzione del signor Pisani. Per le auto sarà la protezione civile ad individuare auto per auto i danni periziando lo stato delle cose. Per i veicoli a seconda dei casi si potranno avere risarcimenti o sgravi su nuovi acquisti. Nuove allerta meteo La protezione civile si è già attrezzata con pluviometri e nel caso di necessità son già stati attrezzati diversi canali informativi per raggiungere la popolazione nel casi ve ne fosse l’esigenza. Non si è pensato all’installazione di allarmi automatici in quanto i pluviometri potrebbero ingenerare casi di falso allarme con il conseguente decadere della credibilità degli stessi. Il famoso caso di a lupo a lupo! Lavorare anche di notte I doppi turni per i lavori di ripristono del paese risulterebbero troppo pericolosi ed implicherebbe l’impiego di mezzi ulteriori che comunque non consentirebbero di operare dove serve. Al richiesta avanzata dai cittadini per recuperare giorni non ha trovato fattivo coinvolgimento viste le esigue disponibilità di mezzi ed uomini. Lo Stato non c'e'e e L'Esercito neppure Sostegno morale e psicologico Il comune ha richiesto l’ausilio di due psicologi che attraverso l’ufficio dell’assistenza sociale comunale sosterrà chi ne farà richiesta e paleserà in forma del tutto privata l’esigenza di essere sostenuti da esperti messi a disposizione per aiutare le vittime dell’alluvione. Una sede per l’associazione di solidarietà a Casamicciola Su richiesta dell’associazione che si fa portavoce delle richieste di tutti i cittadini il sindaco ha messo a disposizione l’ufficio turistico dove i soci si riuniranno e affiggeranno le note informative per la cittadinanza. Trasparenza sull’uso dei fondi Che per andare avanti ci vogliano soldi si sa e ne stanno giungendo per i primi interventi. I cittadini hanno chiesto di sapere come si utilizzeranno. Il sindaco li ha così invitati ad eleggere due rappresentanti che lo seguiranno passo passo. La nota della prefettura La nota della prefettura giunta oggi evidenzia che secondo il prefetto Pansa gli eventi del 10 novembre scorso sono ascrivibili all’incuria dell’uomo e alla indiscriminata urbanizzazione , spesso abusiva, del territorio, alla pratica criminale degli incendi boschivi nei periodi estivi, ma anche alla natura e alla composizione orografica del terreno e alla stessa presenza di molti e notevoli rilievi sull’isola. Si invita pertanto ad una seria campagna di prevenzione che veda schierati tutti i sindaco per la salvaguardia del territorio e la assicurare l’incolumità delle persone. Si attende ora l’esito dello screening fatto sul territorio per capire la compromissione dellos teso e valutare i ris chi attuali. Intanto a Casamicciola continua a mancare un serio ed adeguato piano di protezione civile. Mentre non paiono lontani gli echi dei racconti tramandati dalle genti casamicciolesi costrette a fuggire sulle colline delle Sentinella e sui promontori vicini quando nel 1910 l’acqua venne giù dal cielo infaticabile per tre giorni e tre notti ed una nube cupa e nera sovrastava l’Epomeo, quasi a presagire il disastro che di li a poco si sarebbe abbattuto sulla cittadina stretta in una morsa di fango, quasi un fatale abbraccio, tra le due gole de La Rita e Santa Barbara. Infatti i processi franosi verificatisi senza alcuna ripercussione apparente si rivelarono in seguito deleteri quando tutte le briglie e le paratie di contenimento vennero giù indomite devastando tutto quanto gli si ponesse dinanzi. Da allora qualcosa è cambiato o almeno è avvenuto per diversi decenni quando il demanio boschivo monitorava e controllava l’intero territorio, mettendo in atto tutte le dovute e necessarie misure cautelative. Ora quegli echi stridono e si concretizzano nella nuova alluvione giunta a 100 da quell’evento.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 19 Novembre 2009 14:45 |