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NapoliNews - Cronaca
Scritto da Achille Della Ragione   
Mercoledì 24 Giugno 2009 13:34

Pigrizia intellettuale

La Napoli che nessuno racconta
Vi è un’altra Napoli, diversa da quella raccontata da Roberto Saviano, ma non meno tragica e disperata, della quale nessuno parla. Una faccia della città dominata non dalla droga e dalla delinquenza organizzata, quanto dal degrado civile, da giovani senza futuro, dai riti esasperati del consumismo e dalla disperazione.

Napoletani inquinati dalla televisione spazzatura, dal Grande fratello e da Maria De Filippi, che idolatrano miti negativi e li propongono incessantemente ad un pubblico privo di barriere critiche, facendo trionfare un rude maschilismo, una virilità antiquata e spudoratamente esposta nei suoi attributi più eclatanti, dai tatuaggi ubiquitari ai piercing più sfacciati, un bullismo degenerato e frotte di donne che litigano per i favori di un tronista sultano.
Si viene così a creare un nuovo immaginario popolare, il quale sostituisce l’antica oleografia di pizza e mandolini con canzoni neomelodiche fracassone e sguaiate, folle squattrinate che si danno appuntamento nei megacentri commerciali,  novelli agorà, dove si guarda e non si compra, pseudo stelle delle televisioni locali che si credono divinità  e folle di giovani sfaccendati delle immense periferie dormitorio passeggiare senza sosta e senza metà con le loro divise tutte eguali fatte di jeans sdrucidi, borchie pacchiane e camicette multicolori, senza accorgersi del tanfo della monnezza materiale e morale che li avvinghia in una stretta mortale.
E nessuna voce che si sollevi a denunciare questo silenzioso epicedio di una città antica capitale, sprofondante ogni giorno di più in un gorgo senza fondo che sdegnoso si rifiuta di inghiottirla.
Achille della Ragione
Ultimo aggiornamento Mercoledì 24 Giugno 2009 21:14