Ischia: Con il divieto di sbarco torna il bollino blu e le fasce orarie per i mezzi pesanti e i porti

No allo sbarco dei veicoli campani, una sola auto per nucleo familiare, fasce orarie per i mezzi pesante e sfruttamento sostenibile dei porti per il rilancio turistico di Ischia. Casamicciola cede sulle deroghe per l’accesso ai veicoli campani, ma insite sulla necessità di tutelare il paese ed il suo porto affinché non diventi l’imbuto per bus tir autobotti e compattatori. Carmine Monti” L’isola deve ritornare a misura d’uomo, con la presenza del minor numero di macchine possibili”.

Si è tenuta stamani ad Ischia un ulteriore incontro tra i sei sindaci isolani per discutere della delicata questione del traffico e dell’incidenza degli sbarchi civili e commerciali sull’isola soprattutto nel periodo estivo. Un problema che per quest’anno si intreccerà indissolubilmente con i lavori che interesserano il porto di Ischia. Grosso modo ed in sintesi tre le scelte dei primi cittadini isolani: divieto di sbarco, limitazione della circolazione residenti e traffico pesante a fasce orarie collegate con il trasporto marittimo. Un indicazione chiara univoca anche sui collegamenti marittimi: sfruttamento sostenibile dei porti
Innanzitutto appare condivisa la decisione di aderire al divieto di sbarco imposto dal ministero sulla scorta del passato con le sole eccezioni di Serrara Fontana e Barano che, avendo ottenuto con sentenza su un ricorso proposto, una deroga allo sbarco dei residenti campani, continuerà a beneficiare di tale deroga per tutti i turisti che sceglieranno i due comuni montani per le vacanze. Chiarita la diversa ratio di applicazione che esclude similari deroghe per gli altri comuni, come espressamente richiesto ad esempio da Casamicciola, ciò che han palesato i sindaci di Barano e Serrara Fontana e il particolare che i due paesi presentano un numero esiguo di attività ricettive rispetto agli altri paesi e ciò porterebbe ad un minor numero di presenze. Nessun riferimento c’è stato all’ affatto irrilevante casistica delle affittanze estive ed alle case private. Atteso che resta ancora in sospeso la relativa delibera del comune di Ischia che dovrà dare le sue indicazioni al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il divieto di sbarco dovrebbe restare invariato ed in vigore da marzo ad ottobre come negli anni precedenti escludendo l’acceso sull’isola ai veicoli campani no residenti ad Ischia. Più di cinquantamila residenti moltiplicati per tre è questa la cifra delle presenze a Ischia in estate. E non è certo semplice convivere con questi numeri quando si parla di circolazione automobilistica, in un' isola che oltre alle cure termali così utili alla pelle vorrebbe essere ricordata anche per la tranquillità. Sul tema i sindaci avevano già incontrato il portavoce del ministero in prefettura ribadendo e chiarendo la ferma volontà dei sindaci di restituire all’esterno un’immagine di vivibilità e fruibilità dell’isola diversa da quella offerta sin’ora. Tra le  proposte avanzate dai sindaci al Ministero che poi dovrà attuarle per una riduzione sensibile del traffico e dei veicoli sull’isola c’è anche la scelta di adottare nuovamente come nel 2005 con Brandi il bollino blu. Le opzioni erano tre, due apparentemente impraticabili, ovvero le targhe alterne adottabili solo nelle emergenze e per brevi periodi e le fasce orarie che presupporrebbero una diversa organizzazione territoriale, logistica e dell’impiego delle forze dell’ordine. Da qui la scelta molto caldeggiata dal sindaco di Lacco Ameno Carmine Monti di prevedere il ripristino del bollino.
“L’isola deve ritornare a misura d’uomo, con la presenza del minor numero di macchine possibili. A livello turistico la primissima lamentela che giunge agli operatori è quella sul traffico. La limitazione del traffico residente è il primo passo di una politica ambientale che oggi è imprescindibile per un turismo di qualità. Come sindaci, ma soprattutto come cittadini non possiamo più far finta di nulla e dobbiamo agire anche se in modo drastico per restituire all’esterno, al mondo che ci osserva un’immagine dell’isola diversa da quella che ci ripropone come irrispettosi dell’ambiente e del territorio. Ischia deve tornare l’isola verde”
Il nuovo bollino blu come nel 2005 riguarderà un'ordinanza adottata dai sei sindaci dell'isola d'Ischia che limiterà la circolazione delle auto isolane nel periodo estivo.  L'ordinanza obbligherà i residenti a circolare con una sola autovettura per nucleo familiare verosimilmente dal 15 giugno al 15 settembre. Rispetto al bollino 2005 il nuovo pass presupporrà una doppia firma di convalida e controlli periodici e  mirati da parte delle forze dell’ordine. Sarà un bollino molto molto serio secondo le intenzioni manifeste dei nostri sindaci! In considerazione poi dello stato del trasporto pubblico, la situazione dell’EAV e la pressocchè totale assenza di bus e collegamenti, una volta predisposte le limitazioni alle vetture in estate si dovrà pensare anche ad una alternativa per la mobilità degli isolani e dei lavoratori. La proposta più credibile sembrerebbe quella di pensare ad una sorta di convenzione con i tassisti che potrebbero in parte sopperire alle carenze dei bus. La proposta porterebbe alla cattura i due piccioni con una fava, per usare un gergo classico. Da un lato si incrementerebbe il lavoro dei tassisti dall’altro, si produrrebbe un servizio ed un collegamento interisolano migliore e più efficace.
In ultimo ma non per ultimo in considerazione dell’imminente rifacimento del porto di Ischia si è discusso anche sulle limitazioni che andranno imposte al traffico pesante. Con il porto di Ischia off limits quasi tutti i traghetti sbarcheranno a Casmicciola di rimando sulla cittadina termale e sul suo porto con infrastrutture disastrate ed impraticabili oltre l’apparenza, c’è la necessità di imporre limiti anche ai mezzi pesanti che, veti permettendo, dovrebbero viaggiare secondo specifiche fasce orarie previste in concomitanza con i collegamenti ed in modo da non intasare le arterie e le vie isolane.  In riferimento allo sbarco dei traghetti e dei mezzi pesanti dirottati a Casamicciola non si esclude che si possa pensare di riproporre l’uso della banchina dello scivolo quando, pronto il pontile n.2, tornerà libera e le navi potranno servirsene come accaduto anni fa per l'emergenza. Imprescindibile la necessità  di preservare il sistema paese della cittadina termale che cede sulle deroghe per l’accesso ai veicoli campani, ma insite sulla necessità di tutelare il territorio ed il suo porto, già dissestato, affinché non diventi l’imbuto per bus tir autobotti e compattatori con conseguenti ripercussioni sulla qualità e gli standard turistici.
In caso contrario non si comprenderebbe il perché questa ipotesi non venga valutata, così come non si comprende perché il porto di Casmicciola pur risultando inagibile per ordinanza della capitaneria risulti sempre tra gli scali cuscinetto al contrario di Forio dove non meno di due anni fa sono stati spesi milioni di euro per creare un porto commerciale!
I sindaci si sono comunque dati appuntamento alla prossima settimana, quando si incontreranno dopo questa prima fase di valutazione e studio delle diverse questioni organizzative interne e volte ad individuare misure drastiche di emergenza, ma anche provvedimenti di riqualificazione e miglioramento delle condizioni di vita e di accoglienza.
Ida Trofa