Giovanni Falcone, un eroe del nostro tempo |
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche | |||
Scritto da Daniele Morgera | |||
Giovedì 25 Giugno 1992 18:34 | |||
Giovanni Falcone, un eroe del nostro tempo Presenti diversi esponenti del mondo politico e culturale dell’Isola Verde. Il significato e le valenze dell’iniziativa del Centro Ricerche Storiche d’Ambra. Anche la Federcasalinghe rende un sentito omaggio alla figura del giudice Falcone. 23 giugno ore 17,00: su iniziativa del Centro Ricerche Storiche d’Ambra, a Ischia oltre 150 persone formano, a distanza di trenta giorni dalla strage di Capaci, una catena umana, manifestando il cordoglio ancora vivo e la volontà di replicare con fermezza alla malavita organizzata, confermando altresì fiducia nelle istituzioni, gravemente minate dall’azione disgregante e demolitrice della Piovra che attenta, con i suoi tentacoli, all’ordine e alla legittimità della Nazione. Contemporaneamente in tutta la penisola si svolgono manifestazioni analoghe, mente Palermo commemora solennemente la ricorrenza. Ma l’iniziativa promossa sull’isola d’Ischia assume valenze ancor più profonde e pregnanti. La lunga fila di uomini donne e bambini di tutte le estrazioni sociali che hanno aderito alla catena in segno di viva compartecipazione e solidarietà in relazione agli indegni avvenimenti sopra ricordati, hanno ripercorso simbolicamente, il cammino dei condannati al patibolo della Repubblica Napoletana nel 1799, morti eroicamente per la libertà. Idealmente dunque, i partecipanti hanno svolto le funzioni di un ponte di collegamento, di un trait d’union tra i martiri del passato e coloro i quali, dedicando, nel presente, tutto il loro essere alla nobile causa della giustizia, hanno pagato in prima persona lo scotto della incessante lotta contro l’antistato, un conflitto cruento e che non ammette leggerezze o disattenzioni. Ischia dunque non è rimasta inerte all’invito del popolo siciliano e si è unita coraggiosamente al grido di speranza. Il nutrito corteo ha preso le mosse dal Castello Aragonese, il monumento più emblematico e rappresentativo dell’Isola d’Ischia, retaggio di un passato affascinante e splendida testimonianza di una incredibile stratificazione culturale e politica, ha seguito il corso principale di Ischia Ponte oltrepassando la zone della Mandra per immettersi in corso Vittoria Colonna e successivamente nella famosissima via Roma fino alla Chiesa di S. Pietro, dalla caratteristica pianta circolare, immersa nella modernità delle boutique ivi presenti, ad ulteriore conferma di questa armonica fusione tra il passato e il presente, che sintetizza lo spirito della celebrazione. La partecipazione si è progressivamente estesa anche a turisti di passaggio che hanno avvertito la rilevanza dell’iniziativa promossa dal Centro Ricerche Storiche d’Ambra e in particolare dal presidente, l’avvocato Nino d’Ambra. Il suono delle campane della vecchia Parrocchia ha sottolineato lo scoccare della fatidica ora dell’attentato malavitoso. E’ seguito un lungo, scrosciante applauso rivolto a Falcone, a Francesca Morbillo, e agli agenti Vito Schifani, Antonio Cortinari e Rocco Di Cillo. L’importante manifestazione ha visto la partecipazione di diversi e autorevoli esponenti del mondo politico e culturale dell’Isola verde. Erano presenti il professor Vincenzo Mennella, ex sindaco della cittadina di Lacco Ameno, in qualità di presidente del Distretto Scolastico, il dottor Paolo Ferrandino, in rappresentanza dell’amministrazione Sorrentino, il dottor Franco Regine, consigliere di Forio nelle file del PSI, un consistente gruppo dell’Associazione sfrattati e senzatetto dell’isola, alcuni membri della Lega Ambiente, Rosa Iacono, presidente dell’Associazione Famiglie Portatori d’handicap, Nicola Lamonica, che si è candidato nelle recenti elezioni nelle liste di Rifondazione Comunista, il professor Vincenzo Pietro De Angelis, segretario della locale sezione della Democrazia Cristiana. Le telecamere delle due maggiori emittenti televisive dell’Isola hanno ripreso tutti i particolari di questa dimostrazione di grande sensibilità. Dopo un’ultima ovazione la catena umana si è sciolta e i componenti si sono recati presso la Chiesetta di San Girolamo, dove la Federcasalinghe, presieduta da Gilda Trani, ha deposto in memoria di Falcone una corona floreale. Dopo il significativo gesto, è stata officiata una messa in suffragio. La gente è scesa in piazza per dimostrare che è possibile impegnarsi per fronteggiare il fenomeno mafioso nelle sue complesse sfaccettature e per rivolgere un appello alle autorità, al fine di interrompere la sanguinosa trama intessuta dalla Criminalità Organizzata. L’impegno individuale e personale è il primo passo per un impegno sinergico, collettivo su vasta scala che possa evitare che il mondo criminale eserciti uno strapotere assoluto. Uniti in una ideale stretta di mano gli Italiani, e in particolare i cittadini dell’isola che sono intervenuti, hanno deciso di cambiare e di ribellarsi, nella coscienza sempre accesa delle passate stragi, frantumando le barriere dell’indifferenza e dell’omertà. [Daniele Morgera – Il Golfo del 25/06/1992,, pag. 10] Il Vincitore (Giovanni Falcone) di Nino d’Ambra Non piangete Non piangete Non gli importava E mentre lo sdegno Spargete fiori I morti sono la calunnia, Non piange la terra Non piangete Voi sì, Ma non puoi piangere Fermati Nino d’Ambra
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Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Maggio 2009 18:34 |