Italia: Pinocchio e la volpe (Berlusconi e Bossi) |
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ItaliaNews - Politica | |||
Scritto da Peppe D'Ambra | |||
Mercoledì 08 Settembre 2010 18:21 | |||
Italia: Pinocchio e la volpe (Berlusconi e Bossi) Davvero strane le riunioni politiche che si svolgono a casa di Berlusconi, ma gli italiani ci hanno fatto il callo e sono abituati a vedere uscire da quei portoni i personaggi più strani. Ultimamente però dai quei portoni stanno uscendo solo figure sempre più malandate sia per quanto riguarda il premier Berlusconi, il quale ha perso moltissimo della sua brillantezza ed appare sempre più un comune mortale, rispetto all’immagine di plastica a cui ci aveva abituati; sia un sempre più acciaccato leader della Lega Padania i quali vorrebbero continuare a determinare le linee guida della politica del nostro paese. Nell’ultima riunione, ad Arcore, hanno deciso di andare a chiedere al Presidente Napolitano di licenziare Gianfranco Fini come Presidente della Camera perché secondo loro poco rispettoso del loro volere. Come se Fini dovesse tutelare i diritti solo di una parte e non di tutta la Camera, ruolo che a detta dell’opposizione sta svolgendo egregiamente. Sono sicuro che quel galantuomo che abbiamo come presidente della Repubblica saprà trovare le giuste parole per mandare a quel paese Pinocchio e la Volpe. Si perché i due danno proprio l’impressione di essersi calati nelle vesti dei due famosi personaggi fiabeschi. L’uno abituato a negare anche l’evidenza dei fatti; l’altro pronto sempre ad accarezzarlo pur di arrivare ai suoi scopi che sono principalmente quelli di toglierli più voti possibili al Nord. Sono rimasti tristemente soli a portare avanti una politica fallimentare, tesa soprattutto a curare i propri interessi personali. Da un lato quelli di Berlusconi delle sue aziende, dall’altro quelli più miseri di Bossi, il quale ha il grande problema come tutti i padri di “sistemare” il proprio figlio: dopo essere riuscito a fargli prendere un diploma dopo tantissimi tentativi andati a vuoto, dopo averlo fatto eleggere consigliere regionale in Lombardia grazie a questa legge elettorale, di cui è rimasto uno dei pochi strenui difensori, adesso vuole portarlo in Parlamento. Certo non aver voluto recepire la grande apertura politica registratasi nell’intervento di Fini a Mirabello la dice lunga sulla saggezza politica della strana coppia che pur sapendo bene che Fini, nello svolgere il suo ruolo istituzionale non ha mai violato sia la Costituzione che i regolamenti che regolano la vita parlamentare. Stanno cercando si fargli perdere la credibilità politica chiedendo al Capo dello Stato di licenziarlo, come sono abituati a fare loro nei confronti di coloro che non rispettano i loro ordini. I due illusi non hanno capito che, per nostra fortuna, Napolitano è un galantuomo e difficilmente li starà a sentire. Probabilmente, l’unica colpa di Fini è stata quella di non aver voluto fare atti o prendere decisioni che, quelli, si sarebbero stati dei veri e propri attentati alla Costituzione Italiana. Non esprimo pareri, perché ho troppo rispetto per i lettori, sull’appello fatto da Berlusconi ai deputati che hanno seguito Fini a ritornare a casa, perché LUI avrebbe assicurato loro la rielezione alla Camera alla faccia di quei pecoroni che continueranno ad andare a votare anche se non si cambierà questa legge elettorale. Questa permette, anche a chi è duro di comprendonio, di capire a cosa serve e a chi questa legge elettorale: esclusivamente a prendere in giro gli elettori e a far eleggere i loro “cavalli” pronti sempre e solo a dire si “Badrone”
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Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 07:43 |