Napoli: Pittori del Settecento napoletano |
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NapoliNews - Tempo Libero | ||||
Scritto da Elvira Brunetti | ||||
Venerdì 24 Settembre 2010 18:03 | ||||
Napoli: Pittori del Settecento napoletano Aggiornamenti ed inediti. Talune volte si tratta di contributi esaustivi, al limite della monografia, densi di aggiornamenti e di inediti, corredati da numerose foto, sia a colori che in bianco e nero, che ci permettono di conoscere approfonditamente pittori come Evangelista Schiano (fig. 1) o i fratelli Sarnelli (fig. 2), ai quali i trattati di storia dell’arte dedicano poche righe frettolose, soprattutto questi ultimi, per quanto già citati dal De Dominici e titolari di una fiorente bottega specializzata in pale d’altare, destinate alle chiese del meridione, attiva per oltre sessanta anni, erano a tutt’oggi poco più che dei Carneadi dei quali non si conosceva che il nome e per Francesco nemmeno quello. Nel campo della natura morta, in attesa di una già annunciata monografia sull’argomento, sono trattati con dovizia di particolari due artisti: Tommaso Realfonso e Giacomo Nani, ancora poco conosciuti dalla critica, al punto che anche la recente grande mostra Ritorno al Barocco del secondo riportava dati anagrafici errati. A Realfonso (fig. 3) viene riconosciuta una ripresa critica del naturalismo seicentesco di ascendenza caravaggesca, che permise alla pittura di genere napoletana un sostanziale cambiamento di rotta, mentre Nani (fig. 4) viene finalmente indagato attraverso la presentazioni di numerosi dipinti firmati, che ci permettono di apprezzarlo non solo come uno specialista nella definizione di fiori, ortaggi e piccoli uccelli, ma anche come fine decoratore delle porcellane della Real Fabbrica di Capodimonte voluta da Carlo III. Viene inoltre segnalata, in un breve articolo, l’attività di Mariano Nani (fig. 5), figlio di Giacomo, poco noto agli studi, per essersi presto trasferito in Spagna dove è vissuto fino alla morte a Madrid nel 1804. Un altro autore del quale finalmente, al posto della laconica dizione notizie da… al …, possiamo ora indicare la data di nascita e di morte è Lorenzo De Caro (fig. 6), un “disobbediente” particolarmente abile ed in grado di soddisfare gusti e richieste di una committenza sia laica che ecclesiastica e le cui quotazioni nelle recenti aste internazionali sono in continua crescita. Giacomo Del Po (fig. 7) è un originalissimo creatore di invenzioni al limite dell’onirico e del surreale, rese con una tavolozza iridescente e dalla sua vasta produzione si è scelto il capitolo riguardante i dipinti da cavalletto. Infine Nicola Malinconico (fig. 8), attivo sia nel Seicento che nel Settecento, un artista importante, presente in numerose chiese napoletane, fino ad ora trascurato dalla critica e sempre assente nelle grandi mostre sulla pittura napoletana, del quale, in attesa della prossima uscita della monografia, si presenta la sua attività nel campo della natura morta con esempi improntati ad un gusto magniloquente e decorativo.
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Ultimo aggiornamento Domenica 07 Ottobre 2012 11:42 |