Parnassus, sulle ali della fantasia
Un film da godere per la sbrigliata fantasia e per l’abbacinante fotografia è senza dubbio Parnassus, la storia di un uomo che voleva ingannare il diavolo. Egli girovaga per le strade di una Londra ottocentesca, resa con grande verosimiglianza, con il suo carrozzone in grado di trasformarsi in palcoscenico, in compagnia di un giovane, di sua figlia Valentina e di un nano. Dove si ferma mette in scena uno spettacolo che ha al suo centro uno specchio, chiunque lo oltrepassa si trova in un mondo in cui può realizzare i suoi desideri più bizzarri.
Il dottor Parnassus e' immortale, ma ha conquistato questa dote grazie a una scommessa vinta con il diavolo che ha assunto le sembianze del perfido Mr. Nick. Sono trascorsi i secoli e, nel momento in cui ha trovato il vero amore, il dottore ha stipulato un nuovo patto con satana, il quale, però, vuole che Valentina sia sua, al compimento del sedicesimo anno di età, la data è ormai prossima. e bisogna affrettarsi a trovare una soluzione, perché il furbacchione non anela tanto all’anima dell’acerba fanciulla, quanto alla sua preziosa verginità. (La sorpresa maggiore per noi è stata ammirare l’inglese Lily Cole, già vista come interprete nel film Parnassus, dove interpreta la parte di Valentina, una quindicenne vergine e casta, destinata a divenire preda prelibata del diavolo e soprattutto dove per qualche attimo compare completamente nuda con delle forme appena accennate, mentre nel prossimo calendario Pirelli sfodera un seno alla Sophia Loren, di debordanti proporzioni. Non contenta di questa metamorfosi pare abbia chiesto ai giornalisti presenti di non pubblicare la sua foto a petto in fuori, per il timore che l’università che frequenta, Cambridge, molto tradizionalista, abbia a prendere qualche provvedimento disciplinare). Durante le riprese è morto Heath Ledger, l’interprete principale, ma il regista non ha voluto ricorrere a trucchi digitali per risolvere l’inconveniente ed ha preferito moltiplicare le fattezze del protagonista chiamando Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law a sostituirlo nella contesa faustiana. Il risultato è stato superiore alle aspettative. Gilliam ha saputo fare, come si dice, di necessità virtù riuscendo a realizzare un omaggio davvero particolare all'attore scomparso. Perché questo suo film è un inno alla vita e all'immaginario che debbono poter vincere nonostante tutto e, spesso, anche nonostante i lati oscuri delle fantasie che ci pervadono. È un gioco di alto equilibrismo sulla corda tesa della fantasia quello a cui il regista ci propone di partecipare. Gilliam è da sempre Parnassus. Non sarà immortale, ma la sua inesauribile voglia di immagini che, al contrario di quanto troppo spesso accade, non ottundano la fantasia, ma la provocano ad aprirsi a nuovi orizzonti è rimasta intatta con il trascorrere degli anni e, grazie agli sviluppi della tecnologia, ha trovato nuovi materiali su cui esercitarsi. Il bambino che è in Terry è più vivace che mai, conosce la luce e il buio, la felicità e la paura e aspetta che passiamo a trovarlo. Vive sul carro del Dottor Parnassus. Achille della Ragione
|