Uomini che odiano le donne, film da non perdere Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
NapoliNews - Tempo Libero
Scritto da Achille Della Ragione   
Lunedì 29 Giugno 2009 13:28

Uomini che odiano le donne,  film da non perdere

Ricavato dal best seller mondiale di Stieg Larsson, da tempo in testa alla classifica dei libri più venduti sia in Italia che all’estero, Uomini che odiano le donne è un thriller  avvincente in grado di lasciare lo spettatore col fiato sospeso per gli oltre centocinquanta minuti, durante i quali continui colpi di scena si mescolano a reminescenze del passato ed a scene violente condite da sado masochismo, fino alla doppia sorpresa finale.
I fantasmi che agitano il racconto hanno i contorni del male assoluto, che da sempre domina nel mondo e non solo nei nostri tempi infelici.

L’apertura riproduce il prologo del romanzo con l’arrivo annuale di fiori secchi al patriarca di una corrotta dinastia di industriali i Vanger, a ricordargli la scomparsa di una sua dolce nipotina avvenuta quaranta anni prima. Il vecchio industriale non vuole arrendersi e ingaggia il direttore della combattiva rivista Millenium, da poco condannato a tre mesi di reclusione per calunnia, sperando che possa diradare il difficile caso. Le indagini vanno a rilento fino all’arrivo al fianco del giornalista detective di uno strano personaggio, Lisbeth, magra e bassina, androgina e bisessuale, inondata da tatuaggi e piercing, ma soprattutto devastata da esperienze del passato che la hanno resa un soggetto scorbutico ed inaffidabile, una vera mina vagante, in lotta con tutto e tutti, ma soprattutto contro i maschi malvagi e pervertiti, come il suo tutore, il quale la costringe a rapporti orali e sodomitici, legata ed imbavagliata, fino a quando la ragazza non saprà vendicarsi in maniera esemplare.
La ragazza interpretata da Noomi Rapace( mai nome fu più adatto) è una hacker di rara abilità e grazie ai prodigi della tecnologia riuscirà a far riemergere una scomoda verità così a lungo sepolta nell’oblio, assicurando ai colpevoli una terribile punizione.
La narrazione è intervallata da scorci di paesaggi nordici innevati e ci permette di avvicinarci ad un mondo lontano dalle nostre latitudini più nel tempo che nello spazio, esemplare è il modo di amministrare la giustizia in una nazione che non conosce amnistie, indulti e sospensioni condizionali della pena e dove anche tre mesi di condanna vanno espiati, ma in carceri umane dotate di ogni confort incluso internet in ogni cella, un mondo distante anni luce dai gironi infernali dei nostri medioevali penitenziari. Una società più ricca ed agiata, dove lo Stato si interessa al cittadino dalla culla alla tomba senza però dargli la felicità e dove bande di teppisti vanno a braccetto al più feroce capitalismo impegnato in commercio di armi ed vivere alle spalle delle nazioni più povere.
Lo sconosciuto regista Oplev ci ha donato un film esemplare ed ha creato una nuova stella del genere thriller, cattiva e giustiziera, affascinante senza essere bella, in balia di un passato che non le da tregua, in grado di divenire l’icona incontrastata di tutte le appartenenti al gentil sesso del pianeta e di punire tutti gli uomini che odiano le donne, nei paesi islamici come nel nostro brutale Occidente.
Achille della Ragione
Ultimo aggiornamento Lunedì 29 Giugno 2009 17:04