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Tempo Libero
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Scritto da Achille Della Ragione
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Lunedì 02 Marzo 2009 17:03 |
I love shopping Una amara ironica denuncia del consumismo In questi giorni una pellicola, apparentemente futile, I love shopping, sta letteralmente sbancando il botteghino, incassando ben più dei film vincitori degli Oscar. Il segreto sta in una deliziosa storia d’amore, in una fotografia accattivante,(originale la trovata dei manichini umanizzati ma soprattutto nel messaggio subliminale che raggiunge lo spettatore, mettendo a fuoco la crisi mortale della società dei consumi.
La storia si impernia su una simpatica giornalista affetta da una sindrome purtroppo oggi molto diffusa. l’irresistibile follia di comperare vestiario ed oggetti dei quali non vi è alcuna necessità: centinaia di borse, scarpe, sciarpe, lingerie, profumi, favoriti in questi acquisti scriteriati dal possesso di una miriade di carte di credito, che, spostando il pagamento ad un futuro improbabile, danno l’onnipotente sensazione di poter possedere qualsiasi cosa. Un’illusione fugace quanto inebriante, una sensazione di identità ed onnipotenza subdola quanto e più di una droga. Una malattia che colpisce, più virulenta di una micidiale epidemia, non solo signore del jet set, ereditiere croniche o abituate a cambiare letto con banale disinvoltura, ma anche decine di migliaia di impiegate e operaie, capaci di spendere uno stipendio pur di indossare un capo firmato. Da questo penoso deserto esistenziale deriva la spaventosa crisi economica che in questi giorni sta travolgendo i mercati. Falsi bisogni e pagamenti dilazionati, una miscela esplosiva in grado di mandare in frantumi il mondo.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 20:55 |