Modena: Agricoltura. Leoni: alimentare, valorizzare made in Italy e made in Modena
“La Coldiretti di Modena ha lanciato un grido di allarme sul ‘made in Italy’ ed in particolare sul ‘made in Modena’ per quanto riguarda il settore alimentare che ha bisogno di urgenti azioni per la propria valorizzazione e per evitare di assistere impotenti alla svendita della nostra economia e dei nostri territori che sono il vero patrimonio-tesoro della filiera alimentare nazionale ed in particolare di Modena e la sua provincia”.
Lo scrive il Consigliere regionale Andrea Leoni in una interrogazione rivolta alla Giunta per chiedere alla Regione urgenti iniziative per trovare e investire risorse al fine di rilanciare l’economia e la crescita occupazionale, nonché prevedere tutte le azioni che consentano di tutelare il reddito dei nostri agricoltori e dei nostri allevatori che da sempre "sono presidio che assicura la qualità, la salubrità, le caratteristiche e l’origine dei nostri prodotti alimentari serventi a garantire la salute ed il benessere dei consumatori". Di seguito il testo dell'interrogazione presentato alla Regione Emilia Romagna Bologna, 3 dicembre 2013 Comunicato stampa 5 dicembre 2013
Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,
premesso che la Coldiretti di Modena ha lanciato un grido di allarme sul ‘made in Italy’ ed in particolare sul ‘made in Modena’ per quanto riguarda il settore alimentare che ha bisogno di urgenti azioni per la propria valorizzazione e per evitare di assistere impotenti alla svendita della nostra economia e dei nostri territori che sono il vero patrimonio-tesoro della filiera alimentare nazionale ed in particolare di Modena e la sua provincia;
considerato - che per la corrente annata agraria si è verificato, per la prima volta, una contrazione del numero dei suini a Modena che scende al di sotto dei 300.000 capi; - inoltre che uno dei nostri comparti di punta, quello della carne suina, sta subendo un declino inarrestabile che lo ha visto passare dal primo al quarto posto nell’economia provinciale, creando grave pregiudizio alla storia ed alla tradizione della nostra zootecnica basata da sempre sulla qualità, sul rispetto ambientale e sulla eticità; - come il settore suinicolo modenese sia storicamente un comparto che, con le sue produzioni di eccellenza, ha dato lustro all’economia modenese e nazionale ma che oggi subisce la concorrenza sleale di quanto arriva dall’estero ed entra pericolosamente nel circuito delle produzioni italiane, sottraendo spazi di mercato e posti di lavoro; - che il quadro positivo che emerge dalla fotografia dell’agricoltura provinciale che continua a primeggiare, a livello regionale e nazionale, non mette però in luce il vero problema, vale a dire il mancato reddito da parte degli agricoltori;
atteso che aumenta la produzione lorda vendibile, un po’ in tutti i comparti agricoli, ma che contestualmente si deve registrare un aumento dei costi oramai insostenibili che fanno assottigliare sempre più la fetta di reddito che rimane in tasca agli agricoltori; INTERROGA la Giunta regionale per sapere: 1) se sia a conoscenza della situazione suesposta ed in caso affermativo quale giudizio ne dia; 2) quali urgenti iniziative si intendano attivare, per quanto di competenza, per trovare ed investire risorse per rilanciare l’economia e la crescita occupazionale, nonché prevedere tutte le azioni che consentano di tutelare il reddito dei nostri agricoltori e dei nostri allevatori che da sempre sono presidio che assicura la qualità, la salubrità, le caratteristiche e l’origine dei nostri prodotti alimentari serventi a garantire la salute ed il benessere dei consumatori Andrea Leoni
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