Modena: Tecnopoli, quali obbiettivi raggiunti ? Stampa
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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Fabio Filippi   
Lunedì 11 Novembre 2013 14:57

Modena: Tecnopoli, quali obbiettivi raggiunti ?

Già nel lontano 2008 la Regione Emilia-Romagna sottoscriveva accordi con le Università di Bologna, Parma, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, col Politecnico e l’Università Cattolica di Milano sede di Piacenza, con il CNR, con l’ENEA, con l’Istituto Ortopedico Rizzoli e con gli Enti locali dei  territori per dare avvio al progetto Tecnopoli, coordinato in una Rete regionale per l’Alta Tecnologia. A Bologna dovrebbe sorgere, nell’ex stabilimento della Bat British American Tabacco, noto come Manifattura Tabacchi, il tecnopolo fulcro del progetto. Con l’acquisizione dell’area da parte della Regione, in questo enorme complesso di circa 100 mila metri quadrati dovrebbe essere inaugurato un centro tecnologico che, oltre ad ospitare un numero consistente di laboratori di ricerca promossi dall’Università di Bologna, dall’Enea, dall’Istituto Ortopedico Rizzoli, dovrebbe ospitare anche funzioni di servizio per tutta la Rete regionale. I lavori non sembrano iniziati nonostante gli stanziamenti comunitari e regionali. In altre province, come ad esempio Reggio Emilia i risultati stanno arrivando, il 26 Ottobre scorso è astato inaugurato il polo delle ex Reggiane, ora vedremo se verrà sfruttato a dovere.
Ho presentato in mattinata un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale per conoscere la situazione di Bologna e delle altre infrastrutture non ancora attivate.
Il progetto complessivo prevede l’attivazione, sul territorio regionale di dieci Tecnopoli uno per città, erogatori di servizi per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico. E’ stato previsto un intervento di centinaia di milioni di euro che programma la realizzazione di opere infrastrutturali, l’acquisto di attrezzature scientifiche e l’erogazione di nuovi contratti lavorativi rivolti a ricercatori scientifici.
Lo stesso Presidente Vasco Errani, nel novembre 2009, in piena campagna elettorale per le regionali del marzo 2010, sui Tecnopoli rimarcava: “Non si tratta di annunci ma di fatti concreti, con rilevanti risorse impegnate da parte della Regione”.
Perché a Bologna i lavori sono fermi? Tanti ricercatori temono per il rinnovo del loro contratto, collegato appunto a questo progetto.
E’ loro diritto e di tutti i cittadini conoscere la situazione attuale sul progetto Rete regionale per l’Alta Tecnologia: i tempi previsti per la messa in attività delle singole strutture, lo stato dei lavori, i fondi già investiti.
All’inaugurazione del Tecnopolo di Reggio, presente anche il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Graziano Delrio, un artigiano (sabbiatore) ha protestato pubblicamente perché non ancora liquidato per il lavoro eseguito in fase di recupero della struttura (il credito del lavoratore corrisponderebbe a circa 50.000 euro). Sarebbe auspicabile, prima di organizzare cerimonie inaugurali, verificare con le imprese la situazione contabile, saldare i conti con gli operai e i progettisti.
Fabio Filippi
Gruppo Assembleare Pdl
Fabio Filippi
Bologna, 11/11/2013

Presidente dell’Assemblea Legislativa Palma Costi

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Il sottoscritto, Fabio Filippi, Consigliere regionale del Popolo della Libertà;

Premesso

Che nel 2008 la Regione Emilia-Romagna, in partenariato con le Università di Bologna, Parma, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, col Politecnico e l’Università Cattolica di Milano sede di Piacenza, con il CNR, con l’ENEA, con l’Istituto Ortopedico Rizzoli e con gli Enti locali dei  territori, avviava l’iter di realizzazione dei Tecnopoli coordinati in una Rete regionale per l’Alta Tecnologia;
Il progetto complessivo, con proiezione a livello nazionale e internazionale, prevede l’attivazione, sul territorio regionale, di dieci Tecnopoli, erogatori di servizi per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico;

Sottolineato

Che l’obiettivo primario del progetto è quello di promuovere la ricerca industriale e il trasferimento di conoscenze scientifiche e risultati di ricerca verso il sistema produttivo, con un impegno organizzato e specifico di risorse umane (nuovi giovani ricercatori e personale già strutturato) e di dotazioni tecnico-scientifiche;
Che il progetto dei Tecnopoli prevede un intervento di centinaia di milioni di euro, contributi comunitari e regionali, fondi stanziati dalle Università e dai centri di ricerca ed erogazioni da parte dagli Enti locali che contribuiscono a mettere a disposizione aree ed infrastrutture: l’investimento prevede la realizzazione di opere infrastrutturali, l’acquisto di attrezzature scientifiche e l’erogazione di nuovi contratti lavorativi rivolti a ricercatori scientifici;
Che il coordinamento della Rete è affidato ad Aster, la società consortile attivata da Regione Emilia-Romagna, Università ed Enti di ricerca;

Rilevato

Che il Presidente della Regione Vasco Errani, nel novembre 2009, in piena campagna elettorale per le elezioni regionali del marzo 2010, dichiarava: “Il lavoro dei Tecnopoli rappresenta la scelta strategica per far fare un vero salto di qualità nella nuova economia alla nostra manifattura, all’agroalimentare, allo sviluppo di questa regione e, nello stesso tempo, propone di costruire, attraverso una piattaforma regionale, un’impresa nella ricerca per valorizzare, premiare e dare lavoro ai ricercatori che sono il patrimonio di una società della conoscenza. Su questo l’Emilia-Romagna deve essere a livello europeo tra le regioni leader. Non si tratta di annunci ma di fatti concreti, con rilevanti risorse impegnate da parte della Regione”;

Constatato

Che il 26/10/2013 è stato inaugurato il Tecnopolo di Reggio Emilia alla presenza del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Graziano Delrio;
Che all’inaugurazione del Tecnopolo di Reggio Emilia un artigiano (sabbiatore) ha protestato pubblicamente perché non ancora retribuito per il lavoro eseguito in fase di recupero della struttura (il credito del lavoratore corrisponderebbe a circa 50.000 euro);
Interroga la Giunta per conoscere
La situazione attuale relativa al programma Rete regionale per l’Alta Tecnologia ed in particolare all’attivazione dei dieci Tecnopoli emiliano-romagnoli: lo stato dei lavori in riferimento alla realizzazione delle opere infrastrutturali, all’acquisto delle attrezzature scientifiche e all’erogazione dei nuovi contratti lavorativi rivolti a ricercatori scientifici;
I fondi già stanziati e di prossima erogazione da parte della Regione Emilia-Romagna e di altri enti nazionali o sovranazionali relativamente al programma Rete regionale per l’Alta Tecnologia ed in particolare al progetto Tecnopoli (elencando i progetti ed i finanziamenti per strutture e province);
Se gli obiettivi inerenti alla realizzazione dei Tecnopoli, evidenziati anche dal Presidente Errani nei suoi interventi pubblici, siano tuttora confermati;
I tempi previsti per l’attivazione delle singole strutture dislocate nelle diverse aree territoriali, relative al progetto Tecnopoli, in particolare il caso di Bologna;
Se gli operatori portatori dei lavori manuali e intellettuali al Tecnopolo reggiano siano stati saldati, al contrario quali i tempi previsti;
Il caso specifico dell’artigiano (sabbiatore) citato in premessa;
Se non ritenga opportuno verificare con le imprese la situazione contabile prima di organizzare cerimonie inaugurali;
Il numero dei giovani assunti al Tecnopolo di Reggio Emilia, inaugurato il 26/10/2013.
Fabio Filippi
il Consigliere Fabio Filippi
Bologna, 11/11/2013