Modena: Economia e crisi, Leoni: Per le nostre imprese costi insostenibili per burocrazia ed energia. Intervenga la Regione
“I dati di Confartigianato e Aspim ci dicono che il costo della burocrazia per le imprese della Ghirlandina ammonta complessivamente all'impressionante cifra di 359,1 milioni di euro. Il costo per l’energia per una impresa di Modena equivale a pagare una bolletta di 4.487 euro più salata rispetto alla media riscontrabile nell'Unione Europea. Sono cifre inaffrontabili per nostre imprese e che indicano uno svantaggio competitivo che deve essere cambiato.” Lo afferma il Consigliere regionale Andrea Leoni in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale dell’Emilia Romagna per sapere se non si ritenga, per quanto di propria competenza, di intervenire per prevedere degli interventi che vadano ad abbassare i costi di carattere burocratico ed energetico a carico delle imprese, in particolare per il tessuto produttivo modenese, al fine di evitare i rischi di delocalizzazione.
Il Consigliere Leoni chiede anche di rappresentare al Governo centrale la insostenibilità di questi costi che nel momento di crisi dell’intero sistema Paese "sono pregiudizio nocivo al futuro sviluppo e al mantenimento delle imprese con conseguente danno per i lavoratori che pagherebbero, a caro prezzo e sulla loro pelle, i costi". Di seguito il testo dell'interrogazione presentata alla Regione Emilia Romagna Bologna, 11 ottobre 2013 Comunicato stampa 11 ottobre 2013
Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,
premesso che gli alti costi della burocrazia e dell’energia per il sistema delle imprese in Italia ha raggiunto punte insostenibili che mettono a repentaglio l’intero sistema Paese;
considerato - che, secondo i dati di Confartigianato e Aspim, per quanto attiene Modena e la sua provincia il costo della burocrazia per le imprese della Ghirlandina ammonta complessivamente alla impressionante cifra di 359,1 milioni di euro; - che il costo per l’energia per una impresa di Modena equivale a pagare una bolletta di 4.487 euro più salata rispetto alla media riscontrabile nell’Unione Europea;
atteso che queste cifre diventano un gap insuperabile per quanto attiene la competitività e questo all’interno di un mercato, quello europeo, che è a tutti gli effetti il mercato domestico delle nostre imprese;
atteso altresì che l’unica voce positiva è l’export trainato dall’attivo dei beni strumentali che ha, a Modena, numeri significativi che stanno sostenendo e facendo crescere le imprese che vanno verso l’internazionalizzazione, mentre vi è un calo della produzione manifatturiera che evidenzia una criticità del “made in Italy” che deve trovare maggiori forme di tutela per evitare i rischi di delocalizzazione con grave pregiudizio del sistema delle imprese modenesi;
INTERROGA la Giunta regionale per sapere: 1) se sia a conoscenza della situazione suesposta ed in caso affermativo quale giudizio ne dia; 2) se non si ritenga, per quanto di propria competenza, intervenire per prevedere degli interventi che vadano ad abbassare i costi di carattere burocratico ed energetico a carico delle imprese; 3) se non si ritenga necessario rappresentare al Governo centrale la insostenibilità dei costi summenzionati che nel momento di crisi dell’intero sistema Paese sono pregiudizio nocivo al futuro sviluppo e al mantenimento delle imprese con conseguente danno per i lavoratori che pagherebbero, a caro prezzo e sulla loro pelle, i costi che sono insostenibili per il tessuto produttivo modenese. Andrea Leoni
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