ModenaNews -
Cronaca
|
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni
|
Domenica 25 Agosto 2013 18:05 |
Modena: Interrogazione a risposta scritta, dell'inceneritore di Modena e sulla querelle tra Provincia di Modena e Assessore regionale all'ambiente Freda
Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,
premesso che alla vigilia di Ferragosto la Provincia di Modena ha proceduto alla ratifica di una determina che rende possibile la trasformazione dell’inceneritore di via Cavazza a Modena, da impianto di smaltimento a impianto di recupero energetico, facendo così decadere i limiti territoriali provinciali e dando l’ok quindi ai rifiuti solidi urbani anche da fuori provincia di Modena;
Tenuto conto che - nel febbraio scorso la Regione Emilia Romagna aveva inviato una missiva di ‘avvertimento’ alle Amministrazioni provinciali firmata dall’Assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda, dove in sostaza si chiedeva di non modificare le autorizzazioni agli impianti: - nella lettera tra si evidenziava che “Se ogni amministrazione provinciale procedesse unilateralmente all’aggiornamento delle autorizzazioni impiantistiche sulla base del fabbisogno di ambito regionale, ci si troverebbe nella situazione assurda di vedere moltiplicato per nove il fabbisogno impiantistico finalizzato allo smaltimento, in palese contrasto con quanto previsto dai principi comunitari che regolano la materia. In conclusione, si ritiene che le amministrazioni provinciali non avendo più la competenza a modificare i propri piani di gestione dei rifiuti non possano altresì procedere alla modifica delle autorizzazioni rilasciate sulla base della pianificazione vigente”.
preso atto - che l’invito della Regione Emilia Romagna, di fatto, non è stato accolto dalla Provincia di Modena; - che era sempre stato garantito alla popolazione il fatto che nell’inceneritore di Modena sarebbero stati conferiti rifiuti provenienti solo dalla provincia di Modena;
valutato - che, dopo una beffa del genere appare davvero difficile riuscire a motivare i cittadini nella raccolta differenziata dei rifiuti, non avendo nemmeno più la speranza di vedere diminuito il carico di rifiuti bruciati all’impianto di Via Scartazza e quindi un miglioramento ambientale e sanitario; - che ancora una volta tra Regione e enti locali di Modena si fa fatica a ravvisare nei comportamenti il rispetto del principio di leale collaborazione tra le istituzioni;
INTERROGA Il Presidente della Regione Emilia Vasco Errani per sapere: 1) come spieghi che la Provincia di Modena non abbia seguito le indicazioni dell’Assessore regionale all’Ambiente Freda e abbia invece dato il via libera ad una modifica che consente l’arrivo di rifiuti solidi urbani anche da fuori provincia di Modena; 2) se condivida le scelta della provincia di Modena e ne confermi la correttezza sotto il profilo formale; 3) in caso affermativo rispetto alla scelta della Provincia di Modena, perché quindi abbia quindi consentito all’Assessore regionale di inviare una missiva alle Amministrazioni provinciali che erano in realtà libere di non seguirla; 4) come giudichi questa anomala tempistica (la vigilia di ferragosto) per una decisione di una portata talmente rilevante: 5) se, come lo scrivente, intenda stigmatizzare pubblicamente il fatto che per anni gli enti locali hanno garantito, con tanto di votazioni di atti di indirizzo, che all’interno dell’inceneritore di Via Cavazza a Modena, si sarebbero stati bruciati rifiuti provenienti dalla sola provincia di Modena e che ora invece non sarà più così 6) se e quali azioni intenda porre in essere per far rispettare le promesse non mantenute dagli enti locali modenesi Andrea Leoni Bologna, 25 agosto 2013
|
Ultimo aggiornamento Lunedì 26 Agosto 2013 18:06 |