Modena: Chiusura per lavori al CIE di Modena, interrogazione di Leoni a Regione e Comune: "Opera pubblica costruita appositamente e aperta pochi anni fa. Quanto è costata e quanto si spenderà ora?" “Il CIE di Modena è stato costruito, ex novo, solo pochi anni fa ed è entrato in funzione nel novembre 2002. Evidentemente si trova oggi in condizioni tali da dover essere chiuso per lavori con il conseguente trasferimento ad altri centri dei clandestini presenti, che attendono di essere espulsi. Non possiamo scordare come la costruzione di un CIE a Modena sia stata sostenuta, con tanto di raccolta di firme, dall'allora Sindaco di Modena, Giuliano Barbolini, e che per anni è stato propagandato dalla sinistra modenese, e non solo, come la struttura più moderna ed idonea per rendere effettivo quanto previsto dalla legge sull’immigrazione Turco-Napolitano.
Come non possiamo dimenticare che, nel corso degli anni, si sono registrate continue lamentele da parte di diversi soggetti che a vario titolo lavorano nel CIE riguardanti le carenze strutturali. Senza entrare nel merito delle necessarie politiche per il contrasto all'immigrazione clandestina, a questo punto diventa doveroso capire come vengano spesi i soldi delle tasse dei cittadini perché, come nel caso del CIE di Modena, struttura costruita appositamente pochi anni fa, venga già ritenuta non idonea, senza sapere se verrà riaperta e se continuerà a svolgere la funzione di Centro di identificazione ed espulsione”. Sul tema il Consigliere regionale e comunale Andrea Leoni ha presentato un doppia interrogazione sia alla Regione ER e sia al Comune di Modena contenenti diverse domande che partono dal voler sapere quanto è costato costruire il CIE di Modena e di chi sia la proprietà e, se in locazione, a quanto ammonti il relativo contratto. Leoni chiede inoltre quanto costeranno ora ai cittadini i lavori di ristrutturazione previsti e a carico di chi saranno; se nel corso di questi anni di attività vi siano già stati effettuati altri lavori e per quale ammontare ed infine per capire a chi siano da ascrivere le responsabilità dei danni e delle carenze strutturali che si sono verificate e quindi dei conseguenti lavori da fare se si è dovuti arrivare alla chiusura del Centro. "Per poter fare una valutazione pragmatica e non ideologica della situazione e sul cosa fare in futuro - conclude Leoni - è necessario sapere come sono stati spesi i soldi dei cittadini in quest’opera pubblica, voluta fortissimamente proprio a Modena fino a pochi anni fa e che oggi molti vorrebbero invece veder chiusa o trasformata in chissà cosa, come sempre però utilizzando i soldi dei cittadini.” Di seguito il testo dell'interrogazione presentato alla Regione Emilia Romagna Bologna, 2 agosto 2013 Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni COMUNICATO STAMPA 2 agosto 2013 Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,
alla luce della decisione di chiudere, forse temporaneamente, il CIE di Modena (Centro di identificazione ed espulsione) per lavori di ristrutturazione;
considerato - che la costruzione di un CIE a Modena è stato sostenuto con tanto di raccolta di firme dall'allora Sindaco di Modena, Giuliano Barbolini, e, per anni, è stato propagandato dalla sinistra modenese, e non solo, come la struttura più moderna ed idonea per rendere effettivo quanto previsto dalla legge sull’immigrazione Turco-Napolitano e modifiche seguenti; - che il CIE di Modena è stato costruito, ex novo, solo pochi anni fa ed è entrato in funzione nel novembre 2002 ed oggi si trova già in condizioni tali da dover essere chiuso per lavori, con il conseguente trasferimento, ad altri centri, dei clandestini presenti, che attendono di essere espulsi; - che nel corso degli anni si sono registrate lamentele, da parte di diversi soggetti, che, a vario titolo, lavorano nel CIE, riguardanti le carenze strutturali;
valutato quindi, necessario comprendere, al di là delle valutazioni sulle politiche necessarie per il contrasto all'immigrazione clandestina, come vengano spesi i soldi delle tasse dei cittadini, come nel caso del CIE di Modena, dove strutture costruite pochi anni fa, vengono già ritenute non idonee e pertanto chiuse, senza sapere se verranno riaperte e se continueranno a svolgere la funzione di Centro di identificazione ed espulsione;
INTERROGA Il Presidente della Regione Emilia Romagna per sapere:
1) quanto è costato costruire il CIE di Modena; 2) di chi è la proprietà e, se in locazione, a quanto ammonti il relativo contratto; 3) quanto costeranno ora, ai cittadini, i lavori di ristrutturazione previsti e a carico di chi saranno; 4) se nel corso di questi anni di attività siano già stati effettuati altri lavori; 5) in caso affermativo, per quale ammontare; 6) per arrivare alla chiusura del CIE, a chi siano da ascrivere le responsabilità dei danni e delle carenze strutturali che si sono verificate e quindi dei conseguenti lavori da fare. Andrea Leoni
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