Forio: A rischio chiusura la discarica di Cavallaro

Cittadini e politici intervengono presso tutti gli organi preposti a seguito del grave incidente accaduto con la dispersione di percolato sulla statale.
La cattiva gestione dell’area di travaso di Cavallaro, da parte della Torre Saracena, la causa della possibile chiusura della stessa da parte degli uomini del Noe intervenuti nella notte dell’incidente. Un altro successo degli uomini voluti dal Sindaco Franco Regine a gestire l’importante servizio pubblico. Nel frattempo il giovane presidente, neonominato, passa le sue giornate a mare contento dello stipendio garantitogli a fine mese dall’amico sindaco e che altri si assumano anche i suoi compiti istituzionali.
Una cronaca dettagliatissima quella che ci ha voluto fare un abitante della zona testimone oculare della lunga notte d’inferno trascorsa nella conca di Cavallaro.

Giuliano che di professione fa l’ingegnere è la persona che ha lanciato l’allarme durante la notte fra martedì e mercoledì. Pur non conoscendo il sindaco di Forio è riuscito ad avere il numero del telefonino e alle ore 02.24 del 06/08/08 gli ha inviato questo messaggio con il quale lo avvertiva della catastrofe ambientale in atto nella Conca di Cavallaro proprio nei pressi della sua abitazione. Questo il testo integrale che crediamo il sindaco stesso conservi ancora sul suo telefonino: egregio signor sindaco sono l’ing. Giuliano D’Alterio, le invio questo mio SMS per informarle che questa notte in località Caccaviello per la presenza di quella pseudo discarica allestita nella proprietà Iacono, ritengo malgestita e del tutto illegale, l’aria è diventata irrespirabile. In queste condizioni è impossibile vivere; si ricordi che tra i suoi primi impegni istituzionali che le sono demandati c’è la salvaguardia della salute pubblica. Questo il testo del messaggio a cui ne faceva subito seguito un altro con il quale l’ingegnere chiedeva la sindaco di mettersi in contatto e inviandogli il suo numero telefonico. A dire il vero l’ingegnere con molta soddisfazione ha voluto ripetutamente sottolineare il fatto che il Sindaco di Forio, molto evidentemente ancora sveglio, dopo solo pochi minuti lo ha contattato e dopo aver ascoltato la descrizione di quello che stava accadendo nella Conca di Cavallaro si è dichiarato pronto ad intervenire in loco. Passati altrettanti pochi minuti è giunto nella zona a appena resosi conto della gravità della situazione ha iniziato ad chiamare i suoi uomini. Nel frattempo però gli abitanti della zona svegliati dal fetore insopportabile ha incominciato a tempestare di telefonate i centralini dei Vigili del Fuoco, dell’ASL, dei C.C. della Polizia di Stato dei NOE, della Polizia ambientale Provinciale. Essendo gli abitanti della zona tutti originari della vicina Napoli ognuno ha interessato le proprie conoscenze e hanno dimostrato di averne parecchie. Nel frattempo dopo le chiamate del Sindaco Regine giungevano sul posto quattro volontari della Protezione Civile foriana che pur non avendo gli attrezzi necessari hanno iniziato a capire cosa fare per fermare il fiume di percolato che scendeva abbastanza copioso dalla discesa che porta alla discarica. I poverini si sono presi i primi cazziatoni da parte dell’attento ingegnere che constatato la completa assenza di attrezzatura in possesso dei volontari che non possedevano nemmeno un regolare Triangolo di segnalazione del pericolo veramente non sapevano che pesci prendere; lo stesso accadeva con i Vigili del Fuoco giunti subito dopo i quali anch’essi si dimostravano impreparati ad affrontare quel tipo di emergenza che, solo i grandi e preparatissimi tecnici che gestiscono la Torre Saracena e voluti con forza dal Sindaco Regine  a Gestire la neonata municipalizzata si potevano inventare venivano anch’essi apostrofati dall’ingegnere il quale è stato costretto a dir loro almeno di provvedere con l’apposizione dell’auto dei pompieri nei pressi della curva onde evitare che le macchine che sopraggiungevano potessero creare nuovi pericoli. Nel frattempo è arrivato anche un assonnato responsabile della Protezione Civile foriana il cap. Ciro Saviano che non possedendo nemmeno un’auto con lampeggiante esterno ha pensato bene di segnalare il pericolo lasciando al sua auto con le quattro frecce accese. Con lui subito dopo sono arrivati anche i marescialli Mendella e Armidoro che si sono attivati per garantire il normale deflusso delle auto. Per fortuna non si sono registrati nessun incidente d’auto. Ma quello che ha provocato una forte arrabbiatura all’ingegnere Giuliano è stato il comportamento di un dirigente ASL giunto sul luogo del disastro a bordo di una Fiat Panda Bianca con i capelli brizzolati che invece di preoccuparsi della grave situazione igienico sanitario ha avuto una accesa discussione con un presente che faceva dei commenti non positivi sull’accaduto e apostrofava il cittadino esortandolo a stare zitto perché se la cosa fosse divenuta di dominio pubblico dalle pagine di questo quotidiano non si doveva fare altro che chiudere la discarica e creare ulteriori disservizi. Non aveva nemmeno finito di dire queste cose che, il responsabile ASL, veniva investito da una lunga sequenza di epiteti lanciategli contro da un inviperito Ingegnere che gli intimava di svolgere il suo ruolo istituzionale lasciando ogni ulteriore commento ad altre persone. In questa discussione è stato costretto ad intervenire anche il Sindaco che intimava il silenzio al responsabile ASL. Nel frattempo gli uomini della Protezione civile aiutati dai vigili del Fuoco provvedevano a scaricare sul fiume di liquami la segatura. Nonostante gli sforzi disumani l’aria nella zona era irrespirabile ancora per tutta la giornata di mercoledì.

I MANIFESTI DEL SINDACO REGINE
Un gustoso aneddoto si è registrato nelle stanze comunali nella mattinata di ieri giovedì i dipendenti facevano circolare un manifesto appena sfornato dalla tipografia con il quale il sindaco Regine, scimmiottando il presidente Berlusconi,   avvisava la popolazione che con non pochi sforzi la Torre Saracena era finalmente riuscita a togliere l’immondizia dalle strade foriane. Non pochi si chiedevano se era davvero il caso di insozzare le mura del paese con un simile manifesto quando le strade del paese continuano, per la stragrande parte della giornata, ha presentare ai loro bordi e nei pressi dei cassonetti grossi quantitativi di rifiuti che la Torre Saracena non riesce ad eliminare.